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Slot e scommesse abusive in un seminterrato a Pozzuoli: denunciate tre persone

I carabinieri di Pozzuoli hanno scoperto un centro scommesse abusivo in un seminterrato con otto videopoker privi di matricola e apparecchiature per il cambio delle monete. Il locale, privo di qualsiasi autorizzazione, è stato sottoposto a sequestro, mentre i tre uomini presenti sono stati denunciati.
A cura di Federica Grieco
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Tre uomini di Pozzuoli sono stati denunciati per concorso in gioco d'azzardo e violazione al testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza per aver messo in piedi un centro scommesse abusivo in un seminterrato.

La scoperta è avvenuta dopo che i carabinieri avevano notato che via Annecchino, strada dove si trovava il centro scommesse abusivo, era insolitamente animata da una grande affluenza di persone: un particolare sospetto in una via residenziale e quindi per questo generalmente non trafficata.

Per convincere i tre uomini presenti all'interno del locale ad aprire, però, i carabinieri hanno dovuto affrontare una lunga trattativa. Quando hanno bussato al citofono, infatti, i militari della stazione di Pozzuoli non hanno ricevuto alcuna risposta. Era chiaro, però, che ci fosse qualcuno: le luci erano accese e si udivano delle voci. Entrati nel seminterrato, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione, i militari hanno scoperto un vero e proprio centro scommesse abusivo con otto videopoker privi di matricola e non connessi alla rete dell'Agenzia dei Monopoli e delle Dogane e apparecchiature per il cambio delle monete. Oltre alla denuncia ai danni dei tre uomini, i carabinieri hanno posso sotto sequestro il locale.

Maddaloni: confiscate 127 slot machine

Risale a pochi giorni fa, a Maddaloni, nel Casertano, la confisca di 127 slot machine – oltre ad automobili, ditte individuali e beni strumentali – appartenenti a Pasquale, Giuseppe e Davide Marciano, da parte della polizia di Stato e della Guardia di finanza di Caserta su disposizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

I fratelli Marciano sono noti imprenditori nel settore del gioco d'azzardo e la loro famiglia è ritenuta vicina al clan di camorra Belforte, attivo nella zona di Marcianise, Comune in provincia di Caserta.

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