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Covid 19

La situazione Covid a Napoli e nel resto della Campania al 15 dicembre

Qual è la situazione di contagi, ospedali e ordinanze Covid-19 a Napoli e nel resto della Campania e cosa dobbiamo aspettarci per Natale e Capodanno.
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Qual è la situazione Covid in Campania oggi e come sarà a Natale e Capodanno? È una domanda che si fanno molti, arrivati a Natale e comunque a fine 2021, con la naturale incertezza che accompagna l'arrivo dell'anno nuovo e con la paura che questo biennio fatto di lockdown, zone gialle e arancioni, ordinanze, restrizioni per i viaggi e obbligo di mascherine non basti, purtroppo, ad assicurarci un 2022 che si avvicini alla normalità d'un tempo.

La situazione negli ospedali in Campania

Anzitutto, i dati: la Campania al momento (i numeri sono dell'Agenas, l'Agenzia dei servizi sanitari) ha dei tassi di occupazione di terapie intensive e di degenze ordinarie negli ospedali minore rispetto alla media italiana. Le intensive sono al 5%, le degenze ordinarie all'11%.

Vero è che proprio ieri, una nota dell'Asl Napoli 1 Centro imponeva all'Ospedale del Mare di riattivare altri 10 posti di intensiva nelle strutture modulari (è il Covid Center realizzato nei prefabbricati esterni all'ospedale per garantire più posti durante la prima ondata di contagi e morti). La decisione è stata presa durante un vertice in Regione dal presidente della giunta Vincenzo De Luca.

La situazione di contagi e variante Omicron

Resilienza, ovvero capacità di assorbire gli urti e quindi eventuali nuove ondate di contagi: la variante Omicron fa paura; quello che vediamo accadere ad esempio a Londra e nel resto del Regno Unito terrorizza gli italiani che già hanno tanto pagato la prima fase della pandemia da Nuovo Coronavirus. In Campania c'è stato il primo italiano infettato dalla variante sudafricana.

Ieri si è accesa l'allerta per altri due corregionali, due militari dell'Esercito Italiano, di ritorno da una missione un Sudafrica e risultati positivi al coronavirus Sars-Cov-2. Sono in isolamento ed è stato avviato il sequenziamento per accertare se l'infezione sia riconducibile alla variante Omicron.

È stato Vincenzo De Luca stesso a raccontare:

I due colonnelli  viaggiavano insieme a un reparto del nostro esercito di 80 militari. Li abbiamo subito messi in isolamento e abbiamo inviato al Ceinge il necessario per il sequenziamento. Sono stati ovviamente avvertiti i comandi dell'Esercito e i nostri colleghi del sistema sanitario siciliano perché lì era stata effettuata una sosta.

C'è ovviamente paura per i luoghi chiusi, in particolare per quelli in cui le persone sono costrette a stare senza grandi possibilità di muoversi, caserme, ospedali ma anche carceri. Ieri un nuovo caso di positività Covid ha scatenato una rivolta tra i detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove sono stati registrati nei giorni scorsi 61 contagi. Nel bilancio finale, la corsia di una sezione detentiva devastata e due agenti feriti.

La situazione dei vaccini in regione

Poi c'è la questione vaccini, in particolare vaccini Covid-19 per i bambini in Campania.  Per gli adulti siamo su una media di 40mila al giorno, soprattutto terze dosi. Parlando ieri ad una platea di nuovi infermieri, Vincenzo De Luca ha ammesso che sulla campagna vaccinale per i bimbi siamo in ritardo. Si scontano timori e scarsa informazione o riluttanza a vaccinare i bimbi da parte delle famiglie:

Abbiamo 4mila prenotazioni ma in Campania i bambini tra i 5 e gli 11 anni sono quasi 400mila. Nel Lazio le prenotazioni sono a 20mila, in Lombardia 40mila.
Dobbiamo fare un lavoro di persuasione con i genitori e dovete aiutarci perché se non vacciniamo tutto il personale scolastico e i bambini corriamo rischi seri, non solo la chiusura delle scuole ma si rischia di determinare problemi seri per i bambini che hanno bisogno di essere tutelati.

La situazione delle ordinanze anti-assembramento

Altra questione: le ordinanze anti-contagio. Ieri la Regione Campania con un sol colpo ha spazzato via tutte le feste di piazza del 31 dicembre per il Capodanno. Sarà emanata una ordinanza regionale che le vieta, che limita la movida notturna nelle ore immediatamente precedenti, ovvero il classico brindisi fra amici del 31, magari in strada, usanza tipica da queste parti soprattutto fra i giovanissimi e richiesti maggiori controlli anti-assembramento. Ordinanza analoga e più specifica si appresta a firmarla anche il sindaco della città capoluogo, Napoli, Gaetano Manfredi, per la sera della Vigilia di Natale; prorogata sicuramente anche dopo il 2021 l'ordinanza che dispone obbligo di mascherine per chi in strada dovesse trovarsi in condizioni di assembramento.

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