Simon Gautier, morto in un dirupo in Cilento: nessun ritardo nei soccorsi, chiuse le indagini

Non ci fu ritardo nei soccorsi partiti per ritrovare Simon Gautier, lo studente francese di 27 anni caduto in un dirupo a San Giovanni a Piro, nel Golfo di Policastro, Cilento, provincia di Salerno, il 9 agosto del 2019 e poi ritrovato purtroppo cadavere il 18 agosto successivo. La Procura di Vallo della Lucania ha respinto l'opposizione della famiglia dello studente francese alla richiesta di archiviazione, chiudendo così le indagini. Secondo i legali della famiglia di Simon Gautier, le informazioni fornite dal giovane nella prima telefonata ai soccorsi, quella effettuata il 9 agosto, subito dopo la caduta, potevano essere sufficienti a rintracciarlo: il 27enne, infatti, riferì di essere partito da Policastro per raggiungere Napoli a piedi, ma di aver perso il sentiero e di essere caduto in un dirupo; dalla sua posizione, il giovane riferì di vedere il mare. La Procura, però, chiuse le indagini con la richiesta di archiviazione, alla quale la famiglia si è opposta, vedendosi però respingere la richiesta.
La morte di Simon Gautier
La vicenda di Simon Gautier ha tenuto la comunità del Golfo di Policastro con il fiato sospeso per 9 giorni: tutti speravano in epilogo diverso, ma purtroppo il giovane studente francese è stato trovato morto dopo imponenti ricerche messe in campo sul territorio. Il 9 agosto del 2019, il 27enne transalpino, in vacanza in Cilento, parte da Policastro per raggiungere Napoli a piedi: improvvisamente, però, la caduta in un dirupo e la richiesta di aiuto. Il cellulare di Simon si spegne poco dopo: non è possibile rintracciarlo con la geolocalizzazione.
Le ricerche partono immediatamente: in campo vigili del fuoco, carabinieri, volontari di Protezione Civile e Croce Rossa, droni. Dopo 9 giorni, il 18 agosto del 2019, il tragico epilogo: il corpo senza vita di Simon Gautier viene ritrovato in un dirupo nel Comune di San Giovanni a Piro. L'autopsia sul corpo del giovane studente riferirà che è morto pochi minuti dopo la caduta, a causa della copiosa ferita riportata a una gamba e della importante perdita di sangue.