Si spara dopo una lite coi genitori, ipotesi omessa custodia delle armi per il padre
Il padre di Pier Francesco Carofano, il 19enne sparatosi alla testa con la pistola del genitore dopo un litigio, ha ricevuto un "avviso" per l'ipotesi di reato di omessa custodia di armi. Lo riporta il quotidiano Ottopagine. Un atto dovuto, per consentire all'uomo di poter nominare un proprio specialista. La pistola era detenuta legalmente, ma andrà verificato se non esistano i presupposti per il reato di cui sopra. La Procura di Napoli, per rogatoria del sostituto procuratore di Benevento Donatella Palumbo, ha disposto intanto l'autopsia sul corpo del giovane, morto in seguito alle gravissime ferite riportate. Soltanto dopo gli esami autoptici, infatti, potranno essere celebrati i funerali del giovane di San Salvatore Telesino.
La vicenda della morte di Pier Francesco Carofano ha scosso l'intera comunità telesina. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il ragazzo era uscito normalmente al sabato sera, per poi rientrare la mattina dopo all'alba. A quel punto avrebbe avuto una lite coi genitori, proprio per il rientro in prima mattinata. Ma dopo quella che sembrava essere una normale lite come ne avvengono ogni giorno in qualunque famiglia d'Italia, è accaduta la tragedia: il giovane è andato di sopra, ha preso la pistola del genitore e si è sparato alla testa nella propria camera. Immediati i soccorsi e la corsa in ospedale: portato prima all'ospedale Rummo – San Pio di Benevento, a causa della gravità delle ferite riportate alla testa, è stato elitrasportato in codice rosso all'ospedale del Mare di Napoli, dove poi è spirato nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita.