Si mette nel confessionale del Santuario di Pompei e assolve i fedeli, ma non è un prete: denunciato

È davvero curiosa la storia che arriva da Pompei, cittadina all'ombra del Vesuvio molto nota per il Parco Archeologico e per il Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario; ed è proprio la cattedrale a fare da teatro alla vicenda. Sì perché, all'interno del luogo di culto, i carabinieri hanno scoperto che un uomo di 44 anni si fingeva prete e assolveva i fedeli dai loro peccati.
Nella fattispecie, nella mattinata di ieri, giovedì 27 febbraio, i carabinieri del posto fisso del Santuario hanno scoperto che il 44enne, vestito con la stola da sacerdote, si era posizionato in uno dei confessionali della chiesa e, da lì, stava impartendo il sacramento della penitenza a un folto gruppo di fedeli, in fila per l'assoluzione. L'uomo, dopo aver ascoltato la storia del penitente, gli assegnava un numero di preghiere sufficiente ad espiare i propri peccati.
Non sono bastati gli abiti e la vocazione a ingannare i militari dell'Arma, che hanno appurato come il 44enne fosse in realtà un operatore socio-sanitario residente a Trecase; l'uomo, dopo essere stato allontanato dal Santuario, è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per sostituzione di persona e turbamento di funzioni religiose.