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Si indaga sulla morte di Serena, 8 anni, sulla moto senza casco con due adulti a Gragnano

Lutto e sconcerto a Gragnano (Napoli) per la morte della piccola Serena. Ora l’indagine dovrà far luce su eventuali responsabilità.
A cura di Redazione Napoli
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foto di archivio
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«Ciao piccola Serena, ci sono giorni in cui il dolore è così forte che le parole non hanno più voce;  oggi la nostra comunità è segnata da una tragedia troppo grande. L’intera città e l’amministrazione comunale si stringono al dolore della famiglia». Lo scrive il sindaco di Gragnano, Nello D'Auria e ora c'è una rabbia mista a impotenza nella "città della pasta", che da ieri è a lutto per la morte della bambina di 8 anni, caduta da una motocicletta 750 cc sulla quale viaggiava insieme a due adulti, senza il casco.

Molte persone vicine alla famiglia della piccola invitano a non dare adito a polemiche, soprattutto sui social, a non puntare l'indice, a fare silenzio. Sulla dinamica -al netto della mancanza di protezione in sella – ciò che è stato ricostruito dai carabinieri è che il conducente avrebbe perso il controllo del mezzo, rovinato sotto un'auto parcheggiata. La bambina avrebbe fatto per rialzarsi e poi sarebbe svenuta.

Il bollettino dell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli parla di arrivo al nosocomio già «in condizioni disperate per un gravissimo trauma cranico». A nulla è valso l'intervento neurochirurgico di decompressione cranica, la piccola è morta poco dopo. Ora c'è l'inchiesta: chi era alla guida potrebbe essere iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. Nelle prossime ore si saprà la data dei funerali della bambina.

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