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Si finge maresciallo dei carabinieri e cerca di farsi consegnare 50mila euro da un’anziana
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Si fingeva maresciallo dei carabinieri, poi si faceva consegnare oro e gioielli da persone anziane per evitare presunti problemi giudiziari di figli e nipoti. Un napoletano di 47 anni aveva scelto l'Isola d'Elba come luogo d'azione, colpendo in almeno sei occasioni, due riuscite e quattro tentate. Alla fine però per lui sono scattate le manette, in un'azione congiunta dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Portoferraio con i colleghi della Stazione di Napoli Poggioreale. I carabinieri, quelli veri, lo hanno arrestato su mandato della Procura della Repubblica di Livorno, competente per l'Isola d'Elba dove si sono svolti i fatti, nel quartiere napoletano di Poggioreale: il 47enne è gravemente indiziato, in concorso con altre persone in corso di identificazione, di truffa aggravata e sostituzione di persona, e si trova ora presso la Casa Circondariale di Poggioreale.
Le indagini sono partite dopo che una novantenne, non fidandosi della telefonata ricevuta dal finto maresciallo, aveva chiamato il figlio facendo venire fuori il tentativo di truffa: da lì, i carabinieri hanno poi scoperto che un'altra donna, di 85 anni e residente nella stessa zona, era stata contattata a sua volta dal finto carabiniere, che chiedeva quasi 50mila euro per un presunto incidente del figlio, ottenendo da quest'ultima circa duemila euro in gioielli d'oro. Una volta capito che era in un atto un piano ben congegnato, e acquisite alcune immagini delle telecamere di sicurezza della zona, sono emersi altri casi di una ultranovantenne e di altri anziani. Le descrizioni, peraltro, sempre coincidenti con il presunto truffatore individuato dalle telecamere di sicurezza in precedenza.
In due casi, l'uomo non era riuscito ad ottenere alcunché: una 91enne non aveva infatti in casa né contanti né gioielli, mentre nel caso di una 83enne era stato lo stesso truffatore a tirarsi indietro, forse pensando che la vittima avesse intuito qualcosa. Alla fine, risalendo anche all'auto utilizzata (una utilitaria risultata intestata ad una persona del posto, estranea ai fatti), i carabinieri lo hanno identificato e, nelle scorse ore, arrestato: dagli accertamenti è emerso che l'uomo farebbe anche parte di una più ampia organizzazione capace di colpire anche in altre zone d'Italia, e dunque facendo scattare il provvedimento cautelare in carcere in quanto "socialmente pericoloso". Si trova ora nel carcere di Poggioreale, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.