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Si finge carabiniere e prenota nell’hotel in cui lavora con un bonifico falso: scoperto dai veri carabinieri

Si era finto un maresciallo di Bergamo e aveva prenotato per oltre 1.600 euro in un hotel di Napoli: ma il bonifico era falso, e lui stesso era un dipendente dell’hotel prenotato.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Ha prenotato una vacanza nell'hotel in cui lavora sotto falso nome, fingendosi un maresciallo, attraverso un'agenzia di viaggi a cui ha inviato un bonifico falso. Un'incredibile storia che parte da Secondigliano, nella zona nord di Napoli, si sposta fino a Treviglio, in provincia di Bergamo, e poi ritorna ancora una volta a Secondigliano, dove però termina con la scoperta da parte dei carabinieri, quelli veri, che lo rintracciano e lo denunciano.

Una vicenda che ha quasi dell'inverosimile, ed iniziata con una telefonata ad una agenzia di viaggi di Secondigliano, dove un uomo che si è presentato come il maresciallo Ciro Cafiero (stesso nome dell'appuntato dell'Arma che, il 28 aprile 2013, assieme ad un altro collega bloccò l'uomo che aveva aperto il fuoco contro i carabinieri davanti Palazzo Chigi, e che venne in seguito premiato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella), in forza alla caserma di Treviglio, in provincia di Bergamo. Attraverso l'agenzia, l'uomo ha prenotato un soggiorno in un hotel a Napoli, pagando con un bonifico la somma di 1.680 euro.

Bonifico che però l'agenzia di viaggi ha scoperto fosse falso solo dopo aver versato la cifra all'albergo stesso, come conferma della prenotazione. A quel punto, i titolari dell'agenzia hanno contatto sia i carabinieri di Treviglio sia quelli di Secondigliano, facendo scattare le indagini: le forze dell'ordine sono riuscite a risalire in breve tempo all'autore della truffa, e lo hanno denunciato. E qui la scoperta: non solo non era né un maresciallo né apparteneva all'Arma dei Carabinieri, ma l'uomo era addirittura un dipendente dell'hotel in cui aveva prenotato e al quale l'agenzia aveva versato i soldi. I militari dell'Arma sono comunque riusciti a rintracciarlo e denunciarlo prima che intascasse la somma.

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