Sgombero delle Vele di Scampia, Meloni: “Replicheremo il modello Caivano”
"Grande soddisfazione per il completamento dello sgombero delle Vele di Scampia, operazione decisiva per avviare il progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana di un territorio complesso ma che può cambiare volto": lo scrive sui social il premier Giorgia Meloni, commentando l'operazione che si è conclusa nel quartiere della periferia Nord di Napoli ieri pomeriggio, 2 gennaio, quando le ultime 11 famiglie hanno lasciato la Vela Rossa ed è stato avviato l'abbattimento.
Scampia-Secondigliano, prosegue il premier su Facebook, "è anche una delle sette aree di recente individuate dal Governo dove poter replicare il modello già sperimentato con successo a Caivano". Infine Meloni ha ringraziato "il ministro Piantedosi, il Prefetto di Napoli, il Sindaco, le Forze dell’ordine e tutte le Istituzioni coinvolte, che hanno reso possibile il raggiungimento di questo importante obiettivo" e ha concluso dicendo che "lo Stato c’è, e sta dalla parte dei cittadini onesti e di chi ha bisogno, e non ha intenzione di indietreggiare di fronte al degrado, all’illegalità e all’abusivismo".
In totale sono 507 le famiglie sgomberate dalle Vele di Scampia: 220 dalla Celeste, 189 dalla Rossa e 98 dalla Gialla; di queste, 475 possono accedere ai contributi per la ricerca di un nuovo alloggio stanziati dal Comune di Napoli per poco più di un milione e mezzo di euro (817.800 per le 209 famiglie della Vela Celeste, 429.200 per le 173 della Vela Rossa e 275.400 per le 93 famiglie della Vela Gialla).
Il progetto ReStart Scampia prevede l'abbattimento della Vela Gialla e della Vela Rossa e la riqualificazione della Vela Celeste, oltre alla costruzione di 433 nuovi alloggi autosufficienti dal punto di vista energetico; nel piano è prevista la realizzazione di spazi destinati all'agricoltura urbana, come orti e frutteti sociali, un un parco pubblico di quartiere, una fattoria con finalità ludiche e didattiche, un mercato di prossimità, un complesso scolastico e un centro civico con funzioni sociali e culturali. Il progetto si avvale di un finanziamento di 159 milioni di euro, proveniente principalmente da Fondi PNRR, PON METRO e Periferie.