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Napoli, sgomberata la baraccopoli in Galleria Principe: clochard identificati da polizia

I senza tetto sono stati accompagnati all’esterno della Galleria dove vivono e dormono. L’assessore Trapanese: “Nessuna tensione, hanno collaborato”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto Fanpage.it
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Sgomberata la baraccopoli dei senzatetto sotto i porticati della Galleria Principe di Napoli questa mattina. I locali del complesso monumentale, che sorge di fronte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli – si tratta dell'altra galleria, meno famosa della Galleria Umberto I – infatti, devono essere liberati in vista dei lavori di restauro. Questa mattina è partita la prima fase della cantierizzazione, finalizzata alla messa in sicurezza e allo studio per redigere poi il progetto definitivo e avviare i lavori veri e propri che costeranno circa 10 milioni di euro.

L'operazione, come anticipato da Fanpage.it, è partita all'alba di oggi, sabato 24 febbraio 2024. I senzatetto vivono nella Galleria Principe di Napoli da diversi anni. Dei 20 che stazionano all'interno del complesso monumentale, 6 sono andati via negli scorsi giorni, grazie all'intervento dei servizi sociali, che li hanno collocati nel dormitorio pubblico. Mentre stamattina erano presenti i restanti 14. Considerata la delicatezza dell'intervento, questa mattina, assieme alle forze dell'ordine questa mattina sono intervenuti anche gli assistenti sociali comunali, addetti di Asia e Napoliservizi, agenti di Polizia municipale, forze di Polizia e Unità di strada, come concordato in Prefettura dall'apposito tavolo presieduto dal Prefetto Michele Di Bari.

Sul posto anche il sindaco Gaetano Manfredi: 

"Parte un progetto strategico per la città e per questa area che rappresenta una cerniera tra la zona dei musei ed il centro storico. Come Amministrazione abbiamo stanziato un notevole investimento dopo anni di incuria e abbandono che hanno prodotto situazioni molto delicate. Una risposta che tutta la città attendeva".

Mentre la vicesindaca Laura Lieto, assessora all'Urbanistica, ha commentato:

"Oggi avviamo il cantiere per la messa in sicurezza ed il restauro della Galleria, un cantiere molto importante per chi vive in quest'area e per la città nel suo insieme".

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Trapanese: "Hanno collaborato, nessuna tensione"

I senza tetto sono stati portati in centrale per essere fotosegnalati per l'identificazione, come prevede la legge. Non si sono registrate tensioni. "Si è trattato di una azione congiunta – spiega a Fanpage.it l'assessore al Welfare, Luca Trapanese – che abbiamo dovuto fare per liberare gli spazi che sono stati transennati perché parte un cantiere importante che prevede la riqualificazione della Galleria Principe.

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"Sui senza fissa dimora – prosegue l'assessore – è in corso un lavoro congiunto che stiamo portando avanti da mesi per cercare di collocarli nei dormitori pubblici. I posti letto ci sono. Purtroppo, molti di loro non vogliono andare via. Questa mattina non è stata condotta una azione di forza. C'erano le unità di strada. Tutti hanno collaborato con grande serenità.  Non ci sono stati momenti di tensione. Dove saranno ricollocati? Se vogliono, nel dormitorio pubblico. Noi non possiamo costringere nessuno. Il dormitorio occupa già tanti senza tetto, che collaborano con noi e che noi sosteniamo e finanziamo come amministrazione".

"Le attività svolte questa mattina sono il frutto della programmazione del tavolo congiunto in Prefettura presieduto dal Prefetto Michele Di Bari per consentire l'apertura del cantiere di restauro della Galleria. Le unità di strada da diverse settimane hanno interagito con 20 persone che alloggiavano sotto i porticati cercando di convincerli a trovare una collocazione sostitutiva nei nostri dormitori pubblici. Tra queste, solo 6 hanno accettato di essere ricollocate e di essere seguite dai servizi sociali già nei giorni precedenti allo sgombero. Questa mattina erano presenti in loco soltanto 14 senza dimora, per lo più immigrati, che già sapevano di dover lasciare i porticati. Le azioni che abbiamo messo in campo in oltre due anni ci danno la possibilità di essere al fianco di queste persone fragili attraverso molteplici iniziative ma soprattutto attraverso l'accoglienza, l'ascolto e la cura".

I cantieri installati in vista del restauro

La cantierizzazione di oggi ha visto, come primo passo, la chiusura con una pannellatura di tutti i porticati che si aprono sulla facciata della Galleria Principe di fronte al MANN: in quella zona era necessario intervenire in prima battuta per evitare nuove occupazioni. Contestualmente inizierà il montaggio dei ponteggi per gli interventi che interesseranno tutti i prospetti interni della Galleria, la copertura e la pavimentazione. Saranno interessate anche le parti della facciata di competenza del Comune – parzialmente su via Pessina e su piazza Museo Nazionale – e totalmente su Via Broggia. Successivamente sarà anche la volta della Sala Gemito. La modalità di intervento, convenuta con la Soprintendenza, prevede una formula innovativa in cui la progettazione esecutiva viene realizzata in progress sulla base dei rilievi via via effettuati.

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