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Sfida Musk-Zuckerberg a Pompei, il sindaco dice sí: “Sarebbe il posto giusto”

Il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio “apre” all’ipotesi Pompei per lo scontro tra Musk e Zuckerberg: “Sarebbe la giusta location”. Il ministro Sangiuliano: “Sarà un grande evento benefico e di evocazione storica”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La sfida tra Elon Musk e Mark Zuckerberg potrebbe davvero avvenire all'interno del Parco Archeologico di Pompei. E se lo auspica il sindaco Carmine Lo Sapio, che parla di "giusta location" per quello che il patron di Twitter, oggi diventato X, sta progettando da mesi: un incontro con Mark Zuckerberg, patron di Facebook. Se da una parte però il CEO del social network più famoso del mondo non rilascia dichiarazioni in merito, da giorni Elon Musk ha "alzato" il tiro: e dopo l'ipotesi Colosseo, ora sposta l'attenzione verso un altro luogo, non identificato ma che richiamerà in ogni caso "l'antica Roma", pur non essendo la Città Eterna.

Le possibilità sono molteplici: dall'Arena di Verona all'Anfiteatro di Taormina, solo per citare due dei posti più rinomati d'Italia. Ma cresce l'hype attorno agli scavi archeologici di Pompei, che già in passato hanno ospitato grandi eventi come il concerto dei Pink Floyd. E la notizia è stat commentata anche dal sindaco Lo Sapio, che parla di Pompei come "il luogo più adatto" per questo fantomatico scontro. Non è chiaro, al momento, in cosa dovrebbe consistere questo "combattimento", come Musk ama definirlo. Zuckerberg, da parte sua, non ha rilasciato ancora dichiarazioni in alcun senso.

"Ho parlato con il Primo Ministro italiano e il Ministro della Cultura. Hanno concordato una location epica", ha invece spiegato entusiasta Musk, "il combattimento sarà gestito dalle fondazioni mia e di Zuck. Il livestream sarà su questa piattaforma (X, ex Twitter, ndr) e su Meta. Tutto nell'inquadratura della fotocamera sarà l'antica Roma, quindi niente di moderno". Il ministro Sangiuliano ha poi spiegato a sua volta che con Musk si è principalmente "parlato della comune passione per la storia dell’antica Roma. Stiamo ragionando su come organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi. Non si terrà a Roma. Ma soprattutto è previsto che un’ingente somma, molti milioni di euro, sia devoluta a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie che colpiscono i bambini".

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