Sferisterio di Napoli, il fisico Mazzarella: “Un miracolo che non sia ancora caduto”
"Un miracolo che lo Sferisterio di Fuorigrotta non sia ancora caduto". Lo ha spiegato a Fanpage.it il fisico Adriano Mazzarella, meteorologo e già professore associato di Climatologia presso l'Università Federico II di Napoli. "Basterebbe che il vento forte riesca a trovare il giusto varco tra i palazzi", ha spiegato, "e le quattro pareti, senza nemmeno più il tetto ormai da oltre trent'anni, non reggerebbero l'urto".
La notte tra il 30 ed il 31 dicembre del 1986, un vasto incendio distrusse lo Sferisterio Partenopeo, che da allora non è mai più stato né ristrutturato né abbattuto. Un rudere, monumento di sé stesso, che si trova nel cuore di Fuorigrotta, nel quartiere occidentale di Napoli, di cui restano in piedi solo le quattro mura. Il tetto crollò quella sera stessa, e da allora non c'è più nulla a garantire che le quattro pareti restino in piedi. Solo il caso: appena due anni fa, la scritta che campeggia sulla facciata lato strada crollò proprio durante delle raffiche di vento cadendo nell'intercapedine davanti allo Sferisterio.
"Si tratta di un caso che le quattro pareti siano ancora in piedi, nonostante le raffiche di vento di questi anni", ha spiegato Adriano Mazzarella a Fanpage.it, "tutto attorno sono sorti palazzi che fanno da scudo alle raffiche, ed evitano dunque che queste colpiscano direttamente le pareti. Ma se riuscissero a trovare il giusto varco tra i palazzi, non so come andrebbe a finire. Ma il rischio che le pareti finiscano sulla strada, sempre piena di macchine di passaggio, oppure nei palazzi tutto attorno, è davvero molto alto", ha aggiunto Mazzarella. Al momento, dopo 35 anni di attesa, nessuna ipotesi è ancora stata presa per lo Sferisterio Partenopeo, che giace abbandonato a se stesso. Con una grossa ipoteca sui residenti della zona.