Servizio civile per i 16enni in Campania, dopo Decreto Caivano proposta di legge per salvare ragazzi da criminalità
Servizio civile universale e solidale esteso anche ai ragazzini di 16anni in Campania, per strapparli all'evasione scolastica e al rischio di cadere nella rete della criminalità. Dopo il Decreto Caivano, arriva la proposta di una legge regionale per istituite il servizio civile regionale e solidale. L'iniziativa è stata presentata in consiglio comunale a Napoli dal gruppo PD – Enza Amato, Gennaro Acampora, Aniello Esposito, Pasquale Esposito, Salvatore Madonna, Mariagrazia Vitelli – e sarà discussa nella riunione di lunedì 23 ottobre, per impegnare il sindaco a farsi portavoce presso l'ANCI regionale "affinché la Regione Campania preveda con propria legge l'istituzione nel territorio regionale del servizio civile regionale nonché sulla scorta delle buone pratiche ed esperienze positive di altre regioni del servizio civile solidale estendendo l'accesso a quest'ultimo anche ai giovani di et compresa tra 16 e 18 anni".
La proposta nasce a seguito della vicenda dello stupro delle due cuginette di Caivano, sulla quale è stata aperta un'inchiesta, ma anche degli altri violenti episodi di cronaca, che, in particolare a Napoli, hanno visto purtroppo protagonisti giovanissimi. Da qui, la necessità di dare un segnale, coinvolgendo i ragazzi che troppo spesso abbandonano la scuola, in progetti come il servizio civile, tesi a responsabilizzare e ad accrescere il senso civico e di appartenenza alla comunità.
"In Campania manca una legge sul servizio civile"
Al momento, secondo i consiglieri comunali Pd, in Campania manca una legge sul servizio civile. La legge 64 del 2001 ha istituito il servizio civile nazionale su base volontaria. Il decreto legislativo 40 del 2017 ha istituito e disciplinato il servizio civile universale finalizzato alla difesa non armata e non violenta della Patria, all'educazione, alla pace tra i popoli, nonché alla promozione dei valori fondativi della Repubblica. Il decreto prevede che "sono ammessi a svolgere il servizio civile universale, su base volontaria, senza distinzioni di sesso, i cittadini italiani, i cittadini di Paesi appartenenti all'Unione Europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia che alla data di presentazione della domanda abbiamo compiuto il 18esimo anno di età e non superato il 28esimo anno di età".
"In alcune Regioni, sono stati istituiti con apposita Legge Regionale il Servizio civile regionale e il Servizio civile solidale estendendo con quest'ultimo l'opportunità di formazione civica, sociale, culturale e professionale anche ai giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni, costituendo un fondo regionale per il servizio civile solidale. La Regione Campania non dispone di una normativa regionale sul servizio civile".
Nonostante la Campania, secondo gli ultimi dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche Giovani e il Servizio Civile Universale nella relazione sull'organizzazione, la gestione e lo svolgimento del servizio civile nell'anno 2021 risulti la regione d'Italia con il maggior numero di volontari coinvolti nell'anno 2021: 9.043 pari al 18,32% del totale nazionale.
"Nel 2017 la Regione Campania ha presentato un disegno di legge sul servizio civile regionale, prevedendo l'accesso per i giovani tra i 16 e i 18 anni, secondo modalità di svolgimento, attestazione e valorizzazione specifiche, definite di intesa con l'Ufficio scolastico regionale e realizzate nell'ambito di esperienze integrate nei percorsi di istruzione o di formazione professionale".
Serve una norma regionale dopo il Decreto Caivano
A seguito degli ultimi fatti di cronaca che hanno visto protagonisti giovanissimi autori di gravi episodi di violenza, il Governo ha approvato il Decreto legge 15 settembre 2023 123 Decreto Caivano, recante "Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale, introducendo disposizioni per il contrasto alla criminalità minorile e all'elusione scolastica e per la tutela delle minori vittime di reato, prevedendo misure di prevenzione della violenza giovanile e una risposta sanzionatoria di contrasto dei reati commessi dai minori".
L'abbandono scolastico più alto dove ci sono gruppi criminali
I tassi di dispersione scolastica e abbandono più elevati si registrano soprattutto nelle aree nelle quali si evidenziano maggiormente i divari economici e sociali, il territorio di appartenenza, l'ambiente sociale, economico e culturale di provenienza influenzano inoltre il rendimento degli alunni incidendo con effetto a catena anche sul fenomeno, ormai in costante crescita dei cosiddetti NEET. Nel Comune di Napoli e nell'hinterland partenopeo il fenomeno dell'abbandono scolastico è rilevante nei territori a più alta concentrazione di gruppi criminali che reclutano soprattutto i giovani per la gestione di attività illegali, mostrando una stretta correlazione tra dispersione scolastica, disagio sociale, violenza giovanile e criminalità. Secondo i dati MIUR sulla dispersione scolastica, la Campania è tra le Regioni in cui si registrano i più elevati tassi di abbandono nella fascia 14-18 anni corrispondente alla scuola secondaria di secondo grado.
Da qui, l'idea di anticipare il servizio civile a 16 anni: "Per contrastare la povertà educativa e impedire la fuoriuscita anticipata dal sistema scolastico è necessario mettere in atto una strategia di azioni, non solo dentro la scuola, ma anche con attività impegnate sul e nel territorio, attraverso percorsi formativi extra scolastici e di educazione alla cittadinanza attiva. Il servizio civile è un'esperienza valida per sensibilizzare i giovani ai valori di giustizia, solidarietà e impegno civico per promuovere senso di appartenenza alla comunità e favorire l'inclusione sociale e l successo scolastico".
Il servizio civili si potrà fare anche all'Ente Idrico
Il servizio civile si potrà svolgere anche presso l'Ente Idrico della Campania, che ha deciso:
1.di dar mandato al Direttore Generale di attivare tutte le procedure necessarie ad individuare il soggetto abilitato all’accredito e l’iscrizione all’Albo Nazionale del Servizio Civile Universale;
2. di delegare il Presidente dell’EIC, in qualità di Rappresentante Legale dell’Ente, alla sottoscrizione della domanda di iscrizione all’albo degli enti di accoglienza, della Carta Etica, del contratto di Impegno e Responsabilità in materia di Servizio Civile Universale e della Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà;
3. di delegare il Direttore Generale a fissare con successivi atti monocratici:
- 1) il numero degli operatori volontari da richiedere per le esigenze dell’EIC;
- 2) la nomina degli Operatori Locali di Progetto in possesso dei requisiti richiesti dalla circolare Ministeriale, in rapporto ai progetti e ai piani di intervento da presentare;
- 3) il compenso da riconoscere alla società solo ad approvazione progetti;