Sequestrati cellulari nel carcere di Secondigliano, nascosti nel reparto di alta sicurezza

Quattro telefoni cellulari sono stati sequestrati questa mattina, 20 dicembre, nel reparto di alta sicurezza del carcere napoletano di Secondigliano, dove si trovano detenuti per lo più legati alla malavita organizzata; erano in nascondigli di fortuna ricavati nelle aree comuni, scelti in modo che non potessero essere facilmente attribuiti ad uno specifico detenuto. Nel dettaglio, gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno rinvenuto 3 microcellulari, di dimensioni estremamente ridotte e quindi facilmente occultabili, e uno smartphone.
A diffondere la notizia del ritrovamento, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) Campania. "Alle donne e agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria vanno dunque i complimenti e il ringraziamento del Sappe – dice la segretaria campana Tiziana Guacci – è in atto una guerra continua per contrastare la detenzione, l'uso e la diffusione di telefoni cellulari e droga in carcere che vede quotidianamente impegnati gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria nelle carceri campane e italiane".
I dispositivi sono stati rinvenuti nel corso delle ispezioni, organizzate dalla Penitenziaria sia all'interno delle celle sia nelle aree comuni. "Lo stato deve darci tutti gli strumenti operativi e legislativi – aggiunge Donato Capece, segretario generale dello stesso sindacato – per lavorare al meglio e garantire la sicurezza nel complesso e difficile contesto delle carceri della Nazione". Il sindacato, ricalcando appelli già diffusi in precedenza, chiede il potenziamento degli organici, lamentando la scarsità di personale al fronte di carceri sempre in sovraffollamento.