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Sequestrati 135mila ordigni esplosivi nel Casertano progettati per attentati: dentro tritolo e T4

I carabinieri hanno sequestrato circa 8 tonnellate di esplosivi, tra ordigni e polvere da sparo. Arrestate 4 persone.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sequestrati dai carabinieri 135mila ordigni esplosivi nel Casertano, per un peso di circa 8 tonnellate. Tra questi anche materiale progettato per compiere attentati. All'interno dei candelotti erano contenuti anche tritolo e T4. L'operazione è stata condotta dai Carabinieri della Compagnia di Capua. Arrestate 4 persone che al momento del blitz stavano confezionando le bombe. Sulla vicenda sono in corso ulteriori accertamenti dei militari dell'Arma, attività coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Al momento non si esclude che i candelotti potessero essere destinati alla vendita sul mercato europeo.

Il sequestro in un immobile di tre piani a Francolise

Il ritrovamento è stato fatto la notte scorsa in un immobile in costruzione composto da tre livelli, per complessivi 400 mq, completamente recintato, che si trova nell’agro del Comune di Francolise, in provincia di Caserta. Sul posto sono arrivati i Carabinieri della Compagnia di Capua che hanno sorpreso 4 persone, di cui un 47enne di Calvizzano (NA), un 42enne di Sparanise (CE) e due nigeriane, una 38enne e una 35enne, entrambe residenti a Castel Volturno (CE), mentre erano intente a produrre e confezionare ordigni esplosivi anche del tipo I.E.D., acronimo di (Improvised Explosive Device), progettati per commettere attentati dinamitardi.

Trovate 8 tonnellate di esplosivi, valgono 2 milioni

Sul posto i militari dell’Arma, hanno rinvenuto e sequestrato oltre 135.000 ordigni esplosivi e polveri da sparo per un peso di oltre 8.000 kg e un valore commerciale al dettaglio stimato superiore ai 2milioni di euro. Il materiale pirotecnico sequestrato è risultato essere del tipo improvvisato, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione e privo di sistemi di sicurezza individuale e antincendio. La fabbricazione e la manipolazione, come accertato dai militari, avveniva su banchi di circostanza e il caricamento degli ordigni mediante il riempimento dei cilindri, con disseminazione di componenti delle miscele sul pavimento.

Sul posto gli artificieri: scoperto tritolo e T4

Tra le sostanze esplosive rinvenute, anche quelle che contengono nella loro molecola comburente, ossia l’ossigeno, come il tritolo, il T4 e la pentrite, la cui combustione produce enormi quantità di gas ad altissima pressione che si espandono in maniera pressoché istantanea ad una velocità che va da 1.000 a 9.000 m/s, idonee a provocare un elevatissimo effetto dirompente e distruttivo.

Attesa la quantità e pericolosità del materiale, si è reso necessario l’intervento dei carabinieri del Nucleo Artificieri Antisabotaggio di Napoli che, con le dovute cautele, hanno provveduto a catalogare quanto rinvenuto ponendolo sotto sequestro. Le quattro persone bloccate sul posto, ritenute responsabili di detenzione illegale di esplosivo, sono state arrestate e poste a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Il sito, posto in sicurezza, è attualmente vigilato dai carabinieri fino al completamento delle attività di catalogazione e al trasferimento del materiale esplodente presso un idoneo luogo di custodia. Si precisa che gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

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