Sequestrata autofficina a Bellizzi: rifiuti pericolosi e scarichi irregolari scoperti dai carabinieri

Avrebbe dovuto essere una normale autofficina, specializzata nelle riparazioni dei mezzi pesanti e delle imbarcazioni. Nella realtà, quella sequestrata nel comune di Bellizzi, nel salernitano, era qualcosa di più, un vero e proprio eco-mostro. Un luogo in cui, per diverso tempi, i gestori avrebbero con le loro azioni danneggiato l'ambiente circostante smaltendo nel modo sbagliato i rifiuti pericolosi e le acque di risulta. E dove, inoltre, venivano svolte abusivamente altre pratiche non previste dalle autorizzazioni precedentemente ottenute. A mettere i sigilli all'attività, comprendente anche due aree esterne di 400 e di 800 mq, il nucleo dei carabinieri forestali di Giffoni Valle Piana unitamente alla locale stazione dell'Arma e al personale del Nucleo ispettorato del lavoro.
A portare a galla le diverse situazioni di grande criticità ambientale, sono state le indagini condotte dalla polizia giudiziaria. Indagini che hanno portato al deferimento del titolare della ditta A. G. per deposito incontrollato di rifiuti e per emissioni pericolose. Protagonisti, quindi, i rifiuti pericolosi e le acque di risulta. Ma anche le vernici per motori e imbarcazioni. I primi sarebbero stati depositati direttamente sul terreno nudo e non impermeabilizzato, le seconde, le acque per il lavaggio di motori e di parti meccaniche, sarebbero state sversate senza alcuna regolamentazione nelle zone limitrofe, verso il torrente Lama. Le ultime, le vernici, sarebbero invece state usate senza alcun titolo abilitativo.
Non è la prima volta che nella zona vengono scoperti illeciti simili. Già nella settimana scorsa i carabinieri della compagnia di Battipaglia, agli ordini del capitano Donato Recchia, sempre con gli uomini dell'ispettorato e della forestale, avevano rinvenuto che, ne piazzale di una storia azienda locale, venivano stoccati cumuli di rifiuti illecitamente depositati.