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Assegno di Inclusione, le ultime notizie

Senza reddito di cittadinanza vivo con difficoltà. E non riesco ad accedere all’assegno di inclusione cui ho diritto

Giuseppe e la moglie hanno diritto all’assegno di inclusione. Ma la burocrazia Inps rende questo diritto complicato da esigere: c’è sempre qualcosa che va storto.
A cura di Cir. Pel.
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Giuseppe F. scrive a Fanpage.it in quanto "vittima" del taglio al reddito di cittadinanza operato dal governo Meloni. Ultrasessantenne, napoletano, disoccupato, è nella peggior posizione possibile: nell'attuale mercato non riuscirà mai a trovare lavoro, non è in età da pensione, non sa dove sbattere la testa. Il suo tono è pacato e non arrabbiato, bensì rassegnato, quasi impaurito. Spiega di essere in una brutta situazione che egli stesso definisce «grande difficoltà e disorientamento».

Avrebbe diritto ad un sussidio, il cosiddetto «assegno di inclusione», essendo lui e sua moglie ultra sessantenni ed ex percettori del Reddito di cittadinanza. Ma i soldi arriveranno? È questo il tema: per campare bisogna pagare salumiere, macellaio, pescivendolo, fruttivendolo, affitto e utenze. Ma se i soldi non arrivano non si può. E una vita si capovolge, diventa terribile.

Spiega Giuseppe in una lettera inviata al nostro giornale:

Dopo cinque giorni dalla presentazione della domanda, presentata in data 18 dicembre mi è arrivato il messaggio Inps sul mio telefono: «Assegno di Inclusione (ADI): la sua Domanda ADI risulta registrata ma il suo Patto di Attivazione Digitale (PAD) risulta ancora non sottoscritto.
La invitiamo a sottoscrivere il PAD per completare il processo di Domanda ADI: può farlo in autonomia, con SPID/CIE, su Portale SIISL, oppure presso il patronato, dove ha fatto Domanda ADI. Si avvisa che una nuova Domanda ADI, dopo annullamento della precedente, richiede la sottoscrizione di un nuovo PAD».

Il burocratese scritto da persone che evidentemente non sanno nemmeno cosa significa comunicare ad un cittadino – nonostante i milioni spesi negli anni da Inps per snellire e chiarire le procedure – dice che l'assegno non arriva perché non è stato sottoscritto il Pad, Patto di attivazione digitale, fondameltale per ottenere l'Assegno di inclusione (Adi).

Giuseppe ha necessità e non si perde d'animo. Ma l'inconveniente è dietro l'angolo, specie sotto Natale. E qualcosa non va nella Siisl, ovvero il Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa dell'istituto di previdenza:

Il problema è che sulla piattaforma SIISL non mi fa accedere perché il dichiarante deve avere un età compresa tra 18 e 59 anni
Dopo aver contattato telefonicamente L’INPS mi dicono che il problema è della piattaforma istituzionale e loro purtroppo non possono farci niente.

Mi consigliano di aprire un Ticket sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Precedentemente mi ero recato al Caf (centro di assistenza fiscale ndr.) credendo di aver sbagliato qualcosa, ma anche loro hanno riscontrato lo stesso problema.

È una procedura che andrebbe benissimo in una pagina del "Il Processo" Kafka o in una scena di "Brazil", film capolavoro di Terry Gilliam in cui si immagina una burocrazia a capo del mondo.

E Giuseppe resta frustrato, senza soldi e con poche speranze di ottenerli a breve:

È frustrante constatare che, nonostante i miei sforzi, il sito non funziona correttamente e che rischio di non ottenere il sostegno di cui ho bisogno in un momento così delicato della mia vita.

Mi rivolgo a voi nella speranza che la vostra voce possa sensibilizzare l'opinione pubblica e, forse, sollecitare un'azione correttiva da parte delle autorità competenti.

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