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Secondigliano, a 88 anni aggredito, umiliato e spintonato dai ragazzini: finisce faccia a terra

Trauma cranico e facciale per un uomo di quasi novant’anni. La sua “colpa” voler passeggiare tranquillamente lungo corso Secondigliano.
A cura di Redazione Napoli
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I vandali-ragazzini gli hanno prima sfilato il cappello, per deriderlo, per schernirlo e umiliarlo, poi lo hanno aggredito, spintonandolo e facendolo rovinare al suolo. E così la vittima dell'atto di violenza, un uomo di 88 anni è stato, per fortuna, soccorso da alcuni passanti che hanno chiamato il 118 ed è stato quindi condotto in ospedale. L’anziano ha riportato un trauma cranico e facciale. Corso Secondigliano, il vergognoso atto di violenza ai danni di un uomo anziano è raccontato al giornale Periferiamonews da uno dei figli dell'aggredito:

Intorno alle 19 mio padre, 88 anni, stava camminando sul corso Secondigliano. Solitamente io o mio fratello lo accompagniamo durante le passeggiate. Ieri però mi sono avviata prima. Intorno alle 19.10 ricevo una chiamata da una ragazza che mi avvisava che mio padre era stato aggredito e spinto da un gruppo di ragazzini, all'altezza del civico 224 e che, data la situazione, avevano chiamato un'ambulanza perché perdeva troppo sangue dal naso.

Mio padre ha riportato un trauma cranico e facciale. Vorrei ringraziare le persone che lo hanno soccorso, che non lo hanno lasciato fino all'arrivo dell'ambulanza e di noi familiari e vorrei ringraziare la persona che mi ha fatto il nome di uno di questi delinquenti.
Faremo denuncia ovviamente, ma essendo minorenni suppongo che non pagheranno nulla.

Francesco Borrelli, deputato dei Verdi, commenta l'avvenuto rilanciando la notizia sui suoi canali social: «Aggredire e picchiare qualcuno per divertimento è un ‘azione disumana, vergognosa, vigliacca. Farlo nei confronti di una persona anziana dimostra quanto disprezzo questi delinquenti provino per il prossimo e la vita umana. Rischiano di uccidere per farsi due risate, per passare il tempo. Sono pericolosi e vanno fermati, per questo chiediamo per loro condanne esemplari».

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