Scuole d’infanzia e asili nido comunali a Napoli, la Cisl: “No all’ingresso dei privati”

"No all'ingresso dei privati nelle scuole d'infanzia e negli asili nido comunali". Questa la posizione del sindacato Cisl Fp di Napoli, attraverso il coordinatore Agostino Anselmi. Dopo l'articolo di Fanpage.it sull'avviso pubblico lanciato dal Comune di Napoli per individuare soggetti del terzo settore disposti a collaborare per migliorare la scuola pubblica, il tema sarà discusso dalla commissione consiliare Scuola, presieduta da Aniello Esposito, che ha convocato una riunione per il 29 agosto.
Riunione della commissione scuola sul bando per la partnership
"La situazione è drammatica", scrive Agostino Anselmi (Cisl Fp) in una nota, per il quale il bando lanciato dal Comune e finalizzato a trovare partner privati per collaborare su progetti di 7 mesi finalizzati al miglioramento del servizio – con un budget di oltre 720mila euro – indicherebbe, invece, che l'amministrazione "non crede nelle professionalità dei dipendenti – sottolinea Anselmi – Si sono negate finora le progressioni verticali e la riserva di posti nei concorsi".
Il sindacato: "Si usino le risorse per assumere personale"
La Cisl Fp punta il dito contro il bando: "Ben 730 mila euro ai privati per progetti validi 7 mesi, invece di assumere personale o mettere a posto scuole e asili", scrive il sindacato. E aggiunge: "Personale assunto con concorsi pubblici viene valutato come se fosse privo di titoli di studio, esperienza e professionalità". La Cisl Fp, quindi, censura "la forte motivazione dell'amministrazione ad inserire associazioni private" nella scuola pubblica, mentre dall'altra parte ci sarebbero "difficoltà non rimosse, che porteranno a non garantire le maestre di sostegno per i bimbi disabili".
Ma cosa prevede il bando? Si tratta di un “Avviso pubblico per l'individuazione, mediante selezione, di un partner per la co-progettazione e la realizzazione di interventi mirati a migliorare la qualità dell’offerta educativa del Comune di Napoli”, nell’ottica della costruzione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a 6 anni, ma mantenendo la natura totalmente pubblica dei nidi, nel solco tracciato dalla riforma della “Buona scuola” del 2015. L'amministrazione Manfredi ha spiegato in passato che non intende privatizzare la scuola pubblica comunale. Nel bando viene specificato che il Comune “ha programmato degli interventi mirati a migliorare la qualità dell’offerta educativa comunale – si legge nell’avviso – anche coinvolgendo enti esterni attivi nel settore educativo, chiamati a supportare il Sistema Educativo Comunale con una progettualità congiunta”.
"Noi – conclude Anselmi – non lasceremo soli i bambini di questa città che in un anno ha visto crescere drammaticamente il disagio sociale, la povertà, la criminalità da strada. Difendiamo servizi pubblici e il diritto dei cittadini a vederli crescere e funzionare".