Scuole, De Luca contro tutti. Chi protesta? Le “mammine di tendenza”. Azzolina è “un pappagallo”
Vincenzo De Luca parla con una diretta Facebook come ogni settimana dall'inizio della pandemia per spiegare alla cittadinanza la «situazione complessiva di questa seconda ondata dell'epidemia Covid-19». Siamo nei giorni più cupi dell'emergenza Covid: ieri oltre 3mila contagi. Poco prima di andare "on air" , il governatore con l'ordinanza numero 86 ha detto stop alle scuole dell'infanzia in Campania a partire da lunedì e prorogato la zona rossa nel Comune di Arzano (Napoli), misure di contenimento per il contagio che si aggiungono e prorogano i numerosi provvedimenti delle scorse settimane, dal coprifuoco all'obbligo di mascherine durante il giorno.
De Luca ha iniziato con un attacco a testa bassa contro il sistema dell'informazione italiano, reo ancora una volta, a suo dire, di diffondere falsità sulla gestione Covid in Campania. Prima di farlo, parla di politica locale. Oggi il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha inviato una lettera al presidente della Regione chiedendogli un incontro "alla luce della drammatica situazione sanitaria, economica e sociale" ma la risposta di De Luca è una chiusura netta, dopo gli scontri reiteriati e le reciproche accuse nei giorni scorsi:
Tensioni, polemiche, lacerazioni e spinte alla demagogia: è quanto sta avvenendo in Italia. Abbiamo avuto organi di informazione che hanno fatto lavoro importante ed altri che hanno fatto operazione indegne e demagogia e polemiche gratuite e ricerca permanente di folklore, è intollerabile. Gente che parla mascherata, cialtroni..amplificazioni di problemi od occultamento di realtà, interviste mirate con sindaci che sono autentiche nullità che hanno per anni abbandonato le loro città (il riferimento è chiaramente a Luigi De Magistris ndr.) e ce li siamo ritrovati a parlare; gente che in altri parti del mondo sarebbero stati affidati ai servizi sociali….
Poi l'attacco violentissimo alle mamme che hanno manifestato contro la chiusura delle scuole in Campania, definite "mammine" coi figli che "sono gli unici al mondo a volere andare a scuola, forse cresciuti con Ogm e latte al plutonio".
Mi capita di vedere una intervista ad una mammina come una bella mascherina di tendenza gli occhi ridenti e fuggitivi, la domanda del giornalista è "che cosa dice per la chiusura delle scuole?". La risposta è, "la mia bambina è venuta da me piangendo e mi ha detto mamma, io voglio andare a scuola per imparare a scrivere…".
Credo sia l'unica bambina d'Italia cui piace andare a scuola, è l'unica bambina al mondo che dà pure la motivazione …perché voglio imparare a scrivere perché mi manca la grammatica e la sintassi…capito? C'è questa povera figlia evidentemente cresciuta con gli Ogm dalla mamma e con il latte al plutonio. L'unica al mondo è stata trovata da questo intervistatore. Ma mica ha chiesto alla mamma senti con 400 contagi nel mondo della scuola. Tu che pensi che si debba fare?
Dopo un lungo panegirico su Papa Francesco e la sua ultima enciclica, De Luca passa a parlare su ciò che ha competenza e su ciò su cui dovrebbe dare risposte: la gestione Covid in Campania: "Il governo ha fortissimi ritardi sulle decisioni, ha sottovalutato la pesantezza dell'epidemia oggi. Non si può ascoltare un ministro dell'Istruzione (Lucia Azzolina ndr.) che ripete a pappagallo di tenere aperto tutto". Parlando delle chiusure, delle zone rosse e lockdown, De Luca ha cambiato idea: "Le uniche misure efficaci sono nazionali" sostiene oggi mentre venerdì scorso aveva annunciato coram populo un lockdown campano su cui poi aveva dovuto fare frettoloso dietrofront.