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Scuole chiuse in Campania, il Tar respinge il ricorso contro lo stop delle lezioni

Il Tar della Campania ha respinto i ricorsi che erano stati presentati per impugnare ed annullare l’ordinanza 79 della Regione Campania che dispone la sospensione della didattica in presenza e quindi la chiusura delle scuole. Lo rende noto l’Unità di Crisi, sottolineando che secondo il Tar la Regione ha “esaurientemente documentato l’istruttoria sulla base della quale ha inteso emanare la gravosa misura sospensiva”.
A cura di Nico Falco
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Il Tar Campania ha respinto i ricorsi che erano stati presentati per impugnare ed ottenere l'annullamento dell'ordinanza regionale 79, con cui era stato disposta la chiusura delle scuole con l'obbligo di svolgimento dell'attività didattica a distanza. Il presidente della Quinta Sezione del Tar, Maria Abruzzese, si era riservata di pronunciarsi almeno fino ad oggi, 19 ottobre, ma alla fine ha ritenuto legittimo il provvedimento, in considerazione dell'alto numero di contagi e della relazione con le scuole, sia per quanto riguarda le lezioni in classe sia per i contatti sociali inevitabili con la didattica a scuola.

"Con decreti n. 1921 e n.1922 – si legge in una nota dell'Unità di Crisi della Regione Campania – il Tar ha respinto i ricorsi, rilevando tra l'altro che la Regione ha "esaurientemente documentato l’istruttoria sulla base della quale ha inteso emanare la gravosa misura sospensiva; dando conto, in particolare, quanto alla idoneità della misura adottata, della correlazione tra aumento dei casi di positività al COVID-19 e frequenza scolastica (verificata non solo limitatamente alla sede intrascolastica, ma anche con riguardo ai contatti sociali necessariamente “indotti” dalla didattica in presenza), nonché della diffusività esponenziale del contagio medesimo"".

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha riconosciuto la prevalenza dell'interesse pubblico che "espressamente affonda nell'esigenza di tutelare il diritto primario alla salute, messo in pericolo dalla pure evidenziata scarsità delle risorse". Inoltre, nel decreto si legge che "la lamentata compromissione degli altri diritti involti non sembra affatto assoluta, in ragione della assicurata continuità delle attività scolastiche mediante la pur sempre consentita didattica digitale a distanza, nonché della non dimostrata impossibilità di contemperare le attività lavorative degli esercenti la potestà genitoriale con l'assistenza familiare nei confronti dei figli minori". Infine, rileva il Tar, la Regione ha espresso "la temporaneità della misura e il manifestato proposito di rimodulazione della stessa".

Della decisione di chiudere le scuole Vincenzo De Luca aveva parlato anche in collegamento con la trasmissione "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio, nella serata di ieri, 18 ottobre. "Ci avevano segnalato la presenza di 800 persone contagiate tra personale scolastico e alunni – ha detto il presidente della Regione Campania – di fronte a questa situazione cosa avrebbe dovuto fare la Regione? Girare la testa da un'altra parte? Mi pare che abbiamo preso una decisione equilibrata e necessaria e credo che tutti i genitori non possano che concordare. Non credo che ci sia un papà o una mamma che voglia mandare il figlio a scuola in una realtà dove ci sono 800 contagiati".

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