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Covid 19

Scuole chiuse, De Luca va allo scontro e mostra i dati: “Vomero-Arenella, 344 positivi in 36 giorni”

La chiusura delle scuole è il vero tallone d’Achille di Vincenzo De Luca nel rapporto con i cittadini campani. In difficoltà dopo aver ridicolizzato una mamma e i figli che manifestavano, il governatore ingaggia un match con la cittadina pubblicando i dati del contagio nel quartiere in cui la donna è residente, Vomero-Arenella. E arriva infuriato al vertice con le altre regioni sull’imminente Dpcm Conte.
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c'è una donna (definita "mammina") che manifestando e rispondendo civilmente alle domande (della collega Gaia Bozza di SkyTg24) sulle scuole chiuse in Campania per Covid ha fatto saltare la mosca al naso di Vincenzo De Luca più di quanto non abbiano fatto ministri e deputati nel corso degli ultimi mesi. Venerdì De Luca le ha dedicato una greve e colorita invettiva («mammina di tendenza coi figli Ogm alimentati col latte al plutonio») prendendosi accuse di ministri (Teresa Bellaova di Italia Viva) ma anche di quadri territoriali del Pd e di tanti genitori campani infuriati. Oggi che la donna è stata rintracciata e intervistata da altri giornali, seconda puntata del match. Ad Arianna, madre due bambini, residente al Vomero, De Luca ha replicato via social coi dati del contagio proprio nel suo quartiere di residenza, Vomero-Arenella.

Dati che fino ad oggi mai la Regione né l'Unità di Crisi ha reso noti in maniera così dettagliata e analitica.

«A tale riguardo, e confermando che tutte le decisioni prese dall'Unità di Crisi si basano su dati scientifici, si rendono noti i dati epidemiologici del quartiere Vomero-Arenella in riferimento alla scuola» scrive De Luca, sciorinando i numeri proprio per rispondere a distanza alla polemica innescata da venerdì: 344 positivi nelle scuole della Municipalità 5 dal 24 settembre al 30 ottobre. Di questi 191 studenti, 50 docenti e 11 fra il personale non docente, cui si aggiungono altri 92 contatti positivi in famiglia.

Che De Luca abbia preso male la vicenda, l'ennesima ondata di impopolarità in giorni tesi e difficili (sembra passato un secolo dal 70% delle elezioni Regionali e invece è passato poco più di un mese), il clima di tensione con cui il governatore ha esordito prendendo parte alla riunione di questa mattina con governo, Regioni, Anci e Upi sul prossimo Dpcm: «È sconcertante che sulla scuola si facciano dichiarazioni ideologiche scollegate dai dati scientifici».

L'ha presa male, ma così male all'Unità di crisi in mattinata è stato chiesto, per le vie brevi, di fornire argomentazioni valide da pubblicare per sostanziare la decisione della chiusura delle scuole. E oggi sulla pagina Facebook del governatore è comparso uno studio dell'Università di Edimburgo, pubblicato sull'autorevole rivista medico-scientifica ‘The Lancet', che dimostra l'importanza delle misure di contenimento "non farmaceutiche" per arginare la diffusione del Covid-19. «Sapete quali sono le due misure non farmaceutiche di gran lunga più efficaci per il contenimento del Covid-19 secondo questa ricerca? Divieto di eventi/assembramenti con piu' di dieci persone e lo stop alla didattica in presenza nelle scuole» chiosa il governatore.

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