Scuola in Campania, i prof che non faranno il tampone rischiano fino a 3mila euro di multa
L'apertura delle scuole in Campania è slittata al 24 settembre, dieci giorni dopo la data fissata in precedenza, per consentire al personale scolastico di sottoporsi ai tamponi, ma anche per acquistare termoscanner e permettere l'arrivo dei banchi con le rotelle, utili per mantenere il distanziamento sociale nelle aule. La Regione Campania, intanto, ha emanato una apposita ordinanza (la numero 70) che regolamenta proprio lo screening obbligatorio per gli insegnanti.
La firma è arrivata, come detto, nella giornata di oggi a Palazzo Santa Lucia. Dettate anche le tempistiche: entro il 21 settembre, infatti, i dirigenti scolastici dovranno segnalare eventualmente chi non ha ancora effettuato test sierologici e/o tamponi che certifichino l'assenza di coronavirus nel proprio organismo. La mancata osservazione di quanto disposto nell'osservanza porterà a pesanti sanzioni: da quattrocento a tremila euro di multa, "salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di cui all'articolo 650 del codice penale" (ovvero l'inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità). Inoltre, è prevista una multa raddoppiata "in caso di reiterata violazione" dell'ordinanza. Insomma, multe salate oltre a tutti i rischi sanitari legati dal mancato tampone. Nei giorni scorsi, a Fanpage.it aveva parlato l'assessore alla Scuola della Campania, Lucia Fortini, spiegando che a fare il tampone erano stati appena il 10% dei professori, numero basso ma in linea con il dato nazionale. L'obiettivo, ovviamente, è arrivare alla copertura totale entro la riapertura delle scuole, in modo da avere la massima sicurezza all'interno degli istituti.