Scriveva “Berlusconi ti amo”, ora vince le parlamentarie dei 5 Stelle: esclusa dalle liste
Claudia Majolo non farà parte delle liste del Movimento Cinque Stelle alle elezioni politiche del 25 settembre. La decisione, seppur non ancora ufficializzata, è stata confermata da alcuni esponenti politici del movimento pentastellato. La Majolo, avvocatessa 35enne napoletana, "pagherebbe" il suo posto in lista a causa di alcuni post pro-Berlusconi risalenti a circa 10 anni fa trovati sui social network e pubblicati dal quotidiano Stylo24, e che hanno causato una valanga di polemiche.
I post pro-Berlusconi e anti-grillini del 2013
Giunta quarta alle parlamentarie per il collegio plurinominale Campania 1 – 01 (davanti a lei solo l'ex premier Giuseppe Conte, e i parlamentari uscenti Gilda Sportiello e Raffaele Bruno) con 106 voti, l'avvocatessa e già volto noto per le sue battaglie in favore dei praticanti avvocato nel corso degli anni, è stata letteralmente travolta dalle polemiche nelle ultime ore, dopo un articolo del quotidiano Stylo24 nel quale sono stati riportati alcuni screen di vecchi post (risalenti al periodo 2013-2016) in cui attaccava duramente i grillini, abbracciando invece la causa di Forza Italia. In Rete, vedendo gli screen, in molti hanno puntato il dito proprio contro il suo smisurato affetto verso Silvio Berlusconi: in particolare le "dediche", con l'ex premier chiamato "amore mio" e con inviti a sposarla. Nessuna replica al momento da parte della Majolo, che per ora si è limitata a chiudere i propri profili social.
La replica dell'Unione Praticanti Avvocati
Claudia Majolo attualmente è anche presidente dell'Unione Praticanti Avvocati (Upa), e proprio dall'associazione è arrivata una primissima reazione alla vicenda, poco dopo le 15 di questo pomeriggio: "Questo è quello che accade quando ci sono persone valide, bisogna fermarle", spiega nella nota l'Upa, spiegando che "nel nostro Paese se fai un percorso di crescita, raggiungi obiettivi importanti e ti prefigge traguardi più lontani, vieni attaccato per qualcosa che hai detto 10 anni prima". La nota, firmata da Carmen Liguori del Consiglio dei Padri Fondatori dell'Upa, aggiunge anche la propria vicinanza alla Majolo e che sarà ancora sostenuta, "perché solo l'unione di tutti può creare forza, una forza che deve spingerci ad affrontare e vincere le avversità del nostro percorso".
Questo il testo completo della nota inviata dall'Upa:
La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. L'articolo 21 della nostra Costituzione sancisce la libertà di parola e di stampa, questo significa che nessun cittadino italiano può essere perseguitato per aver reso pubbliche le proprie idee.
Eppure nel nostro Paese se fai un percorso di crescita, raggiungi obiettivi importanti e ti prefigge traguardi più lontani, vieni attaccato per qualcosa che hai detto 10 anni prima.
Quello che accade è che quando ci sono persone valide, bisogna fermarle, ed al nostro Presidente è successo questo!
Siamo tutti professionisti, pertanto dobbiamo parlare e ragionare come ci compete, inutile giustificare o tentare ulteriori illazioni, la politica dovrebbe essere uno strumento capace di indirizzare le problematiche verso la loro risoluzione ed invece quello che succede è che la politica crea nuovi problemi.
Siamo vicini al Presidente, continueremo a sostenerla perché solo l'unione di tutti può creare forza, una forza che deve spingerci ad affrontare e vincere le avversità del nostro percorso. Vi esorto ad avere un comportamento degno della professione che svolgete, cerchiamo di ingrandire la nostra comunità per raggiungere gli obiettivi e non scontriamoci a vicenda per futili motivi, non serve!
Saremo sempre presenti e pronti a ricevere le vostre richieste, a discutere su nuove proposte o idee e lavorare insieme sugli obiettivi da raggiungere.
Dal Consiglio dei Padri Fondatori
Carmen Liguori
Le congratulazioni dell'Upa arrivate pochi giorni fa
Proprio dall'associazione erano arrivate nei giorni scorsi le congratulazioni per il quarto posto nel collegio elettorale "Campania 1", subito dopo Giuseppe Conte, Gilda Sportiello e Raffaele Bruno. Alle congratulazioni, l'Upg aveva anche aggiunto come le imminenti elezioni politiche "rappresentano l’occasione ideale per poter orientare l’azione politica del nuovo governo, così da poter finalmente migliorare la condizioni di disagio sociale che attanagliano i giovani praticanti avvocati", nonché che "in caso di elezione una delle prime proposte che verrebbe formalmente portata all’attenzione del Parlamento e del Governo è l’abolizione del sistema delle scuole forensi obbligatorie per i praticanti avvocati; l’ennesimo inutile balzello a danno e a spese di una categoria per cui, in questi anni, si proverà a costruire un serio sistema di tutele a garanzia della loro dignità", aggiungeva la nota.