Scosse a Pozzuoli, la notte delle detenute nel carcere femminile evacuato
Mentre a Pozzuoli le persone si riversavano in strada in cerca di riparo durante una delle scosse più forti degli ultimi anni (quella di magnitudo 4.4 del 20 maggio 2024), c'erano delle donne che, pur avvertendo le forti vibrazioni, non potevano fuggire dalla paura. Sono le detenute del carcere femminile di Pozzuoli, che di fronte hanno il mare ma non possono fare nulla per avvicinarsi a quell'orizzonte. Questa mattina sono diversi i pullman della polizia penitenziaria che, in via precauzionale, stanno trasferendo le detenute.
Nel carcere di Pozzuoli suppellettili rovesciate e calcinacci per il sisma
La notte di queste recluse non è stata semplice. Lo sanno bene le loro famiglie che erano preoccupate, non potendo incontrare le loro congiunte. All'interno della casa circondariale ci sono state delle suppellettili rovesciate dalle scosse, qualche calcinaccio, ma nessun ferito. Le detenute sono state messe in sicurezza all'esterno delle celle, insieme al personale preposto. Le famiglie delle recluse hanno insistentemente chiesto cosa succedesse all'interno, anche arrivando all'esterno del carcere. Non era possibile, come visto anche durante la notte per le strade di Pozzuoli, potersi sincerare de visu che le proprie congiunte fossero tranquille mentre la terra tremava.
Una notte non semplice a cui ha fatto seguito un trasferimento ancora in corso. Accanto al capannello di giornalisti, c'è il personale penitenziario che cerca di trasferire le donne. Con loro anche alcuni uomini dei carabinieri per permettere uno scorrimento più agile della circolazione. Qualche agente trasporta gli effetti personali delle donne nei pullman. I primi trasferimenti sono avvenuti poco dopo le dieci del mattino e proseguono senza intoppi.
Il Garante dei Detenuti Ciambriello
A sincerarsi delle loro condizioni è arrivato anche il Garante dei Detenuti e delle Detenute della Regione Campania Samuele Ciambriello, che ha assicurato che già domani farà visita a diverse detenute trasferite. "La comandante e la direttrice del carcere hanno dormito in auto. Anche le detenute hanno collaborato. Il Magistrato di Sorveglianza ha consentito a 8 detenute che dormivano qui la sera, semilibere, di tornare a casa da stasera. C'è stata una grande collaborazione".
Nel corso della nottata le detenute hanno avviato una sorta di passaparola telefonico per rassicurare i propri parenti, come confermato anche dalla direttrice del carcere Giulia Leone.