
Ciò che non è accaduto in campagna elettorale sta avvenendo oggi: a poco più di un mese dall'insediamento, il nuovo sindaco Gaetano Manfredi risponde – ed è la prima volta che lo fa pubblicamente – al suo predecessore, Luigi De Magistris.
Breve premessa di come si è arrivati a ciò: da quando ha lasciato Palazzo San Giacomo l'ex sindaco ha iniziato una possente attività social sullo stile dei politici nazionali. Rinnovata veste grafica, uno o due post Facebook e Instagram al giorno, rafforzati da una presenza costante in tv. De Magistris ogni giorno con la formula del "diario" racconta di una città che in 10 anni, a suo dire, è stata lasciata sola senza un euro ma che egli ha comunque amministrato efficacemente, non risparmiando critiche alla neo insediata amministrazione.

«Dalle e dalle, se piega pure ‘o metallo» recita l'antico adagio. E così il serafico e imperturbabile prof. dopo aver abbozzato per un po' di giorni oggi replica e piuttosto duramente, accusando sostanzialmente De Magistris di inventarsi favole. Lo dice letteralmente: «L'ex sindaco de Magistris, dopo aver perso tutto elettoralmente, ha deciso di continuare a raccontare favole dopo dieci anni».
Quali sono gli argomenti del contendere? Anzitutto gli stipendi a sindaco, assessori e direttore generale. De Magistris parla di aumenti agli emolumenti di giunta, ma non è così e sicuramente non ci sono disposizioni in tal senso della sua amministrazione cittadina, ribatte Manfredi.
«Il sindaco Manfredi e la sua giunta prendono lo stesso stipendio di De Magistris e della sua giunta. Si discute in Parlamento di un possibile incremento dell'indennità per tutti i sindaci e le giunte d’Italia con un finanziamento dello Stato, ma nulla è ancora deciso: De Magistris non lo sa? Lo stipendio del direttore generale lo ha stabilito proprio De Magistris ed è quello che prendeva il suo direttore generale: De Magistris non lo sa?»
Poi arriva l'affondo: nei suoi dieci anni di Amministrazione Luigi De Magistris ha avuto un possente staff che è arrivato a superare le 50 unità, dice l'attuale sindaco ed ex ministro dell'Università: «La sua giunta [di De Magistris ndr.] aveva 54 staffisti, la giunta Manfredi ne ha nominati zero perché hanno lasciato il Comune senza un euro: de Magistris non lo sa? Noi intanto siamo impegnati a rimediare allo sfascio che ha causato alla città e di cui i cittadini stanno pagando le conseguenze».
Cosa succederà ora fra Manfredi e De Magistris?
Dal punto di vista comunicativo questa è una "prima" assoluta e ora occorrerà capire cosa accadrà: sicuramente da mesi De Magistris cercava lo scontro diretto con lo sfuggente ex Rettore. La comunicazione dell'ex primo cittadino si è sempre giovata del botta e risposta diretto, quella di Manfredi no. La scelta di rispondere è probabilmente stata suggerita dallo staff che ha accompagnato Manfredi nella sua campagna elettorale, non a caso la dichiarazione reca la firma «la segreteria politica del sindaco di Napoli». Toccherà ora capire quale sarà l'appoggio che le forze di maggioranza daranno alle argomentazioni di Manfredi e anche se l'opposizione comunale (leggasi Alessandra Clemente) sosterrà gli attacchi del suo referente politico.
