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Scontri allo stadio a fine gara, picchiato anche il comandante dei carabinieri di Angri

Ad Angri pietre e petardi contro squadra e tifosi del Matera a fine gara. Tifosi locali aggrediscono anche il comandante dei vigili. Il sindaco: “Vergognatevi”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Scontri al termine di Angri-Matera: e a farne le spese è stato anche il comandante dei carabinieri di Angri, picchiato da tre tifosi locali. Lo ha spiegato il sindaco Cosimo Ferraioli, che ha espresso "solidarietà al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Angri Andrea Cinque per la vile aggressione subita", parlando anche di un gesto che "va pesantemente condannato e sanzionato nelle opportune sedi".

La gara, valida per il campionato di Serie D, era terminata sul punteggio di 1-1, ma a fine gara si sono verificate diverse aggressione. Secondo quanto denunciato dal Matera Calcio, sono stati lanciati petardi e pietre contro i mezzi della squadra e dei tifosi lucani, nel piazzale adibito a parcheggio dello stadio. Impossibile vedere i responsabili, nascosti dietro un muro di separazione. Ma a farne le spese è stato anche il comandante dei carabinieri locali, che sarebbe stato picchiato da tre persone.

Il primo cittadino di Angri ha spiegato che "ciò che è accaduto è molto più grave di quanto si pensi". Secondo Ferraioli, infatti, i tre aggressori sarebbero tutti tifosi angresi: circostanza che sarebbe emersa al termine di un incontro con il Tenente Colonnello di Nocera Inferiore Gianfranco Albanese. Ferraioli ha quindi spiegato:

Il gruppetto che ha aggredito il Comandante è formato da tre tifosi Angresi, motivo per il quale ci saranno purtroppo conseguenze anche per tutta la tifoseria angrese. Per questo motivo invito gli aggressori a farsi avanti autonomamente innanzitutto per chiedere scusa e recuperare un'immagine negativa che non solo è stata estesa a tutta la città, ma soprattutto a tutti i cittadini tifosi.Li invito a farsi avanti anche perchè la pena per questo reato è l'arresto, ripeto l'arresto, anche differito, e la detenzione a conclusione delle indagini in corso.Il Comandante dei Carabinieri rappresenta lo Stato ed è qui a tutela della comunità, motivo per il quale il gesto resta gravissimo e inqualificabile. Siate uomini quando occorre esserlo, ammettete lo sbaglio e prendetevi le vostre responsabilità. Angri si dissocia da questi delinquenti, e sono certo che a dissociarsi saranno anche tutti i veri tifosi angresi, quelli che amano il calcio e la città seguendo ancora certi valori.

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