Scomparsa Domenico Manzo, il figlio dai carabinieri: “Qualcuno deve dire tutta la verità”
"Sono fiducioso, siamo al termine di questa storia". Così Francesco Pio Manzo, il figlio di Domenico, scomparso l'8 gennaio del 2021 da Prata di Principato Ultra, all'uscita dalla caserma dei carabinieri dove quest'oggi è stato sentito dagli inquirenti che indagano senza sosta da ormai tre anni sulla vicenda. Nessun commento esplicito, come doveroso, ma qualche parola ai giornalisti presenti il giovane l'ha concessa, pur restando sul vago.
Poco più di un'ora è durata l'audizione del giovane, che ha confermato quanto già detto in precedenza su orari e spostamenti di quella sera dell'8 gennaio 2021, quando il padre scomparve. Ma la sensazione è che, durante l'audizione, ci sia stata una possibile svolta. "Sono tre anni che non sto vivendo più. Non ce la facciamo più, vogliamo sapere al più presto la verità", ha spiegato Francesco Pio Manzo, che ai cronisti presenti ha poi sottolineato di non poter scendere nei dettagli di quanto riferito ai carabinieri. "Ho sempre detto tutta la verità e non ho nulla da nascondere", ha aggiunto ancora il giovane, che poi ha sottolineato: "Il vero appello lo devono fare altri, dicendo tutta la verità, punto, è inutile che ci giriamo attorno".
Impossibile capire a chi, nello specifico, facesse riferimento: ma la sensazione è che nelle prossime ore la Procura di Avellino potrebbe sentire qualche altra persona coinvolta nella vicenda e forse riuscire a trovare risposte a domande che da ormai tre anni tutti continuano a farsi. Nei giorni scorsi, il procuratore di Avellino aveva puntato il dito contro un'omertà diffusa in paese, spiegando che "nessun aiuto è arrivato dai cittadini a tre anni dalla scomparsa".