Scomparsa di Domenico Manzo, la figlia Romina: “Gli abiti ritrovati non sono di mio padre”
Non sono di Domenico Manzo gli abiti ritrovati dalle forze dell'ordine tra le sterpaglie della dismessa ferrovia Avellino-Rocchetta Sant'Antonio. I figli Romina e Francesco, convocati in Procura, non li hanno riconosciuti, e dunque si dovrà ricominciare da capo nelle ricerche del pensionato sparito nel nulla la notte dell'8 gennaio 2021 da Prata di Principato Ultra in provincia di Avellino e per la cui sparizione sono stati iscritti nel registro degli indagati tre persone, tra cui la stessa figlia Romina.
Gli indumenti non sarebbero di Domenico Manzo
La Procura di Avellino, dopo il ritrovamento di alcuni indumenti (una scarpa, un calzino, una maglia ed un pantalone, con apparenti macchie di sangue), aveva convocato i due figli di Domenico Manzo, Romina e Francesco, per un riscontro. I ragazzi sono giunti accompagnati dall'avvocato Federica Renna, ma il riscontro è stato negativo: gli abiti non sarebbero quelli di Domenico Manzo. E le stesse apparenti macchie di sangue si sarebbero rivelate essere semplice ruggine.
La scomparsa nella notte dell'8 gennaio 2021
Le indagini riprenderanno dunque in altre direzioni: il mistero sulla scomparsa di Domenico Manzo appare ancora di lontana soluzione. L'unica certezza è che nella notte dell'8 gennaio 2021 l'uomo sparì nel nulla dopo essersi allontanato dalla sua abitazione, durante i festeggiamenti di compleanno della figlia. Domenico Manzo, ex muratore in pensione con un passato anche da calciatore della Ternana, fu immortalato da alcune telecamere di videosorveglianza mentre si dirigeva proprio verso la vecchia stazione ferroviaria in disuso. Poi, uscito dall'inquadratura, di lui non si è più saputo nulla. Nessun avvistamento, nessuna notizia. Da quella sera di Domenico Manzo non si è saputo più nulla, fin quando a maggio di quest'anno sono stati iscritti nel registro degli indagati tre persone: la figlia Romina (per sequestro di persona), l'amica Loredana e l'ex fidanzato di lei (per favoreggiamento e false dichiarazioni rese ai pm).