Scomparsa di Angela Celentano, prorogate le indagini sulla pista turca
L'11 giugno 1993 Angela Celentano, la bimba di 3 anni scomparsa sul Monte Faito (Vico Equense) ha compiuto 31 anni. Dal 10 agosto del 1996, ovvero da 28 anni, non si hanno più sue notizie. È sparita nel nulla. I genitori Maria Staiano e Catello Celentano non hanno mai perso la speranza che sia viva e non hanno mai smesso di lottare per battere ogni pista utile nel ritrovarla. Finora ogni ipotesi d'indagine non ha portato a niente. Ma la speranza, dopo tanti anni, resta viva.
La novità, emersa in un articolo del Corriere della Sera, è che il pubblico ministero Giuseppe Cimmarotta ha chiesto e ottenuto dalla giudice delle indagini preliminari di Napoli Federica Colucci una proroga delle indagini di 6 mesi sulla cosiddetta «pista turca». Di che parliamo? Parliamo delle rivelazioni d'una donna, tale Vincenza Trentinella. Nel 2009 Trentinella, aveva rivelato di aver ricevuto delle confidenze da parte di un prete, don Augusto, che le avrebbe rivelato di aver a sua volta ricevuto la confessione di una persona, secondo la quale Angela sarebbe stata rapita e vivrebbe sull'isolotto di Büyükada, nell'arcipelago turco delle Isole dei Principi, con una persona che crede essere suo padre.
Trentinella, dopo la morte del parroco, si sarebbe quindi diretta di propria iniziativa in Turchia per verificare la veridicità del racconto di don Augusto. Al suo ritorno, poi, avrebbe denunciato i fatti ai magistrati italiani. Nel farlo, peraltro, non solo avrebbe fornito un identikit del presunto padre di Angela Celentano, ma persino una fotografia. Che immortalerebbe un uomo facilmente riconoscibile per l’evidente cicatrice sul volto e che risponderebbe al nome di Fahfi Bey. Che di professione farebbe il veterinario.
«Nonostante i solleciti del sostituto procuratore al ministero della Giustizia, nulla è pervenuto dalla Turchia, né il ministero ha risposto sui tempi di evasione della rogatoria» scrive la gip. E per questo l'indagine è stata prorogata. Sperando serva davvero a escludere o, caso clamoroso, a dare una verità a questi genitori che da anni lavorano senza mai fermarsi, per riportare la propria figlia a casa.