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Sciopero rifiuti a Napoli, cumuli di sacchetti in strada. Rivolta degli operatori dopo la morte sul lavoro

Inchiesta della Procura, sequestrata la salma dell’operaio Giuseppe Cristiano. I funerali dopo l’autopsia. I sindacati: “Faremo altri scioperi, basta morti sul lavoro”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto Fanpage.it
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Cumuli di rifiuti non raccolti oggi a Napoli per lo sciopero indetto da tutti i sindacati dopo la morte di Giuseppe Cristiano, operatore ecologico di 66anni, investito da un camion dei rifiuti ieri, 14 settembre 2023, mentre era al lavoro nel Centro Asìa di via Galileo Ferraris. Dipendente dell'azienda dell'igiene urbana di lungo corso e sindacalista, Cristiano era molto conosciuto e la sua scomparsa ha sconvolto tutta la comunità dei lavoratori. I sindacati FP Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti, Fiadel e Filas hanno proclamato uno sciopero di 4 ore per la giornata di oggi, utilizzando la deroga prevista dalla normativa che consente di bypassare il periodo di preavviso in caso di protesta per eventi gravi.

Lo sciopero della raccolta dell'immondizia è scattato con i primi turni di questa notte e proseguirà per tutta la giornata di oggi. L'adesione dei lavoratori è stata massiccia finora. I dipendenti Asìa si sono astenuti dal lavoro per 4 ore alla fine del turno di 6 ore e 20 minuti. La città ne ha risentito e molti quartieri registrano cumuli di rifiuti non raccolti, da via Toledo al centro storico, fino a viale Kennedy a Fuorigrotta.

L'operatore ecologico di Asìa, Giuseppe Cristiano
L'operatore ecologico di Asìa, Giuseppe Cristiano

Inchiesta della Procura, sequestrata la salma

Sulla morte di Giuseppe Cristiano, intanto, la Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un'indagine. La salma è stata sequestrato e si prevede l'esame autoptico, dal quale potrebbero emergere elementi utili a chiarire la dinamica di quanto accaduto. Le forze dell'ordine hanno anche acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza da Asìa, che sta assicurando la massima collaborazione. Bisognerà aspettare il termine dell'autopsia per i funerali.

"Saremo presenti alle esequie con una rappresentanza di tutti i lavoratori – commenta Ciro Bernardo, sindacalista Cisl Asìa – Proseguiremo anche nelle azioni di lotta. Non possiamo permettere che la morte di Giuseppe sia dimenticata. Intendiamo coinvolgere anche la Prefettura e altre istituzioni su un tema che riteniamo cruciale, quello della sicurezza sul lavoro, che per noi è un investimento e non un costo. Stiamo valutando altre azioni di protesta e non escludiamo altri scioperi. Chiederemo di coinvolgere tutte le aziende della filiera della raccolta dei rifiuti della provincia di Napoli e di tutta la Campania. Ieri in Campania abbiamo avuto 3 morti sul lavoro. È inaccettabile. Bisogna migliorare le condizioni di sicurezza".

Sulla dinamica dell'incidente, intanto, c'è ancora il massimo riserbo. L'episodio è accaduto nel piazzale dell'autoparco di via Galileo Ferraris, da dove ogni giorno partono i camion e gli autocompattatori di grande, media e piccola dimensione per raccogliere i rifiuti in tutta la città. L'autoparco di via Ferraris è il più grande del centro storico, l'altro è in via Brin, su un totale di 5 autoparchi. Giuseppe Cristiano lavorava nel piazzale, dove era incaricato di regolare i flussi, gli scarichi e i parcheggi degli automezzi.

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