Sciopero nazionale dei lavoratori Whirlpool a Roma: “Riaprite la sede di Napoli”
Nuova protesta dei lavoratori della Whirlpool di Napoli, che hanno manifestato quest'oggi a Roma davanti al Ministero per lo Sviluppo Economico. Alla marcia degli operai hanno partecipato anche tutti gli altri lavoratori del gruppo provenienti da tutte le sedi italiane: un'adesione del 95% circa, fanno sapere gli organizzatori. Primo risultato raggiunto: la riconvocazione del tavolo di trattativa per il 23 giugno alle 14, hanno spiegato in una nota congiunta Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim, Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm.
La vicenda della Whirlpool va avanti ormai da oltre due anni, e i lavoratori della sede di via Argine di Napoli continuano a protestare contro la scelta di chiudere lo stabilimento partenopeo. "Dopo due anni di lotta solitaria con la quale abbiamo scongiurato l'avvio della procedura di licenziamento per 350 lavoratori", hanno spiegato in una nota, "chiediamo ora al governo di schierarsi con noi. Il governo sostiene di avere una soluzione solida per i lavoratori di Napoli, ma noi ribadiamo con forza che i lavoratori di Napoli non vogliono promesse, ma lavoro. Vogliono concretezza e chiedono che il governo si faccia garante degli impegni presi a suo tempo da Whirlpool e non rispettati. La multinazionale", proseguono nella nota congiunta, "sta perpetrando una grave ingiustizia, è arrivato il momento che la politica passi dalle dalle promesse ai fatti concreti. In un momento di ripresa del mercato, è inaccettabile la chiusura di Napoli e il progressivo disimpegno di Whirlpool per il nostro Paese".