Sciopero a Napoli il 26 maggio 2023: orari di treni, metro e bus Anm e Eav
Sciopero generale dei settori pubblici e privati nella giornata di oggi, venerdì 26 maggio 2023, in tutta Italia. In particolare, è interessato il trasporto pubblico locale anche a Napoli, che sarà soggetto all'adesione dei lavoratori. L'Azienda Napoletana Mobilità, l'Ente Autonomo Volturno e Trenitalia, che gestiscono gran parte del trasporto pubblico campano, hanno già fatto sapere le fasce di garanzia per la durata dello sciopero.
Gli orari dello sciopero di bus, metro e funicolari Anm a Napoli
L'Azienda Napoletana Mobilità ha fatto sapere le proprie corse garantite per quanto riguarda le linee di superficie, la Linea 1 della metropolitana e le funicolari. Nel dettaglio:
- Linee di superficie (tram, bus, filobus): il servizio è garantito dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00. Le ultime partenze vengono effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprendono circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.
- Metro Linea 1: prima corsa mattinale da Piscinola ore 06:30 e da Garibaldi ore 07:10. In caso di adesione, ultima corsa mattinale da Piscinola ore 09:10 e da Garibaldi ore 09:10. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana da Piscinola ore 17:03 e da Garibaldi ore 17:43. L’ultima corsa serale è garantita da Piscinola ore 19:34 e da Garibaldi alle ore 19:34.
- Funicolari: Mergellina, Centrale e Montesanto ultima corsa del mattino garantita alle ore 09.20. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 17.00. Ultima corsa serale ore 19:50.
Le fasce di garanzia Eav per lo sciopero del 26 maggio 2023
L'Ente Autonomo Volturno ha fatto sapere le corse garantite per la giornata del 26 maggio 2023 sulla tratta della Circumvesuviana, di propria competenza. Nel dettaglio:
Prime corse garantite nella fascia dalle ore 6:17 alle ore 08:03
- da Napoli per Sorrento, 06:18
- da Napoli per Sarno, 06:28
- da Napoli per Baiano, 06:26
- da Napoli per Poggiomarino, 06:35
- da Napoli per Torre del Greco via Centro Direzionale, 07:02
- da Nola per Baiano 06:54
- da Poggiomarino per Sarno 06:38
- per Napoli da Sorrento 06:24
- per Napoli da Sarno 06:32
- per Napoli da Baiano 06:32
- per Napoli da Poggiomarino 06:28
- per Napoli da Torre del Greco via Centro Direzionale 06:37
- per Napoli da Pomigliano D’Arco 06:36
Ultime corse garantite nella fascia dalle ore 6:17 alle ore 08:03
- da Napoli per Sorrento (direttissimo) 08:00
- da Napoli per Sarno 07:40
- da Napoli per Baiano 08:02
- da Napoli per Poggiomarino 07:47
- da Napoli per Torre del Greco via Centro Direzionale 07:26
- per Napoli da Sorrento (direttissimo) 08:00
- per Napoli da Sarno 07:20
- per Napoli da Baiano 07:44
- per Napoli da Poggiomarino 07:40
- per Napoli da Torre del Greco via Centro Direzionale 07:49
Prime partenze garantite nella fascia dalle 13.18 alle 17.32
- da Napoli per Sorrento (direttissimo) 13:36
- da Napoli per Sarno 14:04
- da Napoli per Baiano 13:38
- da Napoli per Poggiomarino 13:23
- da Napoli per Torre del Greco via Centro Direzionale 13:50
- per Napoli da Sorrento 13:36
- per Napoli da Sarno 13:20
- per Napoli da Baiano 13:44
- per Napoli da Poggiomarino 13:40
- per Napoli da Torre del Greco via Centro Direzionale 14:37
Ultime corse garantite
- da Napoli per Sorrento 17:06
- da Napoli per Sarno 17:16
- da Napoli per Baiano 17:14
- da Napoli per Poggiomarino 17:23
- da Napoli per Torre del Greco via Centro Direzionale 17:02
- per Napoli da Sorrento 16:48
- per Napoli da Sarno 17:20
- per Napoli da Baiano 16:56
- per Napoli da Poggiomarino 17:16
- per Napoli da Torre del Greco via Centro Direzionale 17:25
L'elenco dei treni regionali garantiti e gli orari della metro linea 2
Più complesso invece il discorso sui treni regionali e della linea 2 della metropolitana, che sono soggetti ad adesioni e talvolta anche ai singoli percorsi. Trenitalia ha pubblicato sul proprio sito il lungo elenco di treni regionali garantiti durante gli scioperi. L'elenco è disponibile a questo indirizzo.
Sciopero 26 maggio 2023 a Napoli, le motivazioni
Lo sciopero, indetto dall'organizzazione Sindacale USB, ha tra le sue motivazioni la richiesta di aumenti salariali, con 300 euro netti subito in busta paga, la richiesta di stipendi legati all’inflazione reale, un salario minimo di 10 euro l’ora, nonché prezzi e tariffe calmierati. Queste le richieste complessive e le motivazioni dello sciopero come indicate nel comunicato dell'Organizzazione Sindacale Usb:
Per aumenti salariali di 300 euro che garantiscano il recupero di potere d’acquisto di fronte al forte aumento dei prezzi e alle perdite accumulate nel corso delle ultime tornate contrattuali. Per una nuova indicizzazione dei salari all’aumento reale del costo della vita. Contro il nuovo codice degli appalti, destinato a liberalizzare l’intero sistema con conseguenze drammatiche sulla sicurezza e con effetti gravissimi in termini di precarietà, ricattabilità e illegalità diffusa sui posti di lavoro. Contro il cosiddetto decreto Cutro che riporterà nella clandestinità migliaia di lavoratori migranti, costringendoli in una condizione di assoluta schiavitù. Contro il progetto di autonomia differenziata e di ulteriore aumento delle disparità territoriali e sociali. Contro la delega fiscale destinata a ridurre la progressività del sistema e allargare ulteriormente le disparità sociali. Per l’abolizione dell’IVA sui beni di prima necessità ed il prelievo fiscale sulle rendite finanziarie e i grandi patrimoni. Per un tetto ai prezzi dei beni di prima necessità. Per la detassazione delle pensioni in linea con gli altri paesi europei e le pensioni minime a 1000(mille) euro. Per un milione di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, la stabilizzazione di tutti i precari, lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati. In difesa del Reddito di Cittadinanza e per il superamento di tutte le condizionalità che ne hanno finora ristretto l’ambito di applicabilità. Per una legge sul salario minimo di almeno 10 euro l’ora sui minimi tabellari. Per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore a parità di salario. Per il diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili, all’educazione scolastica, alla sanità e ai trasporti pubblici. Per il diritto alla casa. Per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. Contro l’assoggettamento delle istituzioni scolastiche agli interessi delle aziende private e il PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). Per la difesa del diritto di sciopero. Contro il coinvolgimento del nostro Paese nella guerra in Ucraina, l’invio di armi e di risorse in teatri di guerra.