Sciame sismico ai Campi Flegrei, le voci di chi ha passato la notte fuori: “Paura che vada peggio”
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Auto parcheggiate sui campetti, gente in strada, Protezione Civile e Vigili del Fuoco che continuano con controlli e sopralluoghi. A Pozzuoli, il centro del Napoletano tra i più colpiti dai terremoti legati al bradisismo, con le scosse di ieri è tornata la paura di 40 anni fa: dopo la scossa delle 00.19, quella di magnitudo 3.9 che ha fatto uscire di casa anche i residenti di diversi quartieri di Napoli, molti hanno deciso di lasciare la zona o almeno di passare la notte in macchina. Chi nella notte si è precipitato fuori casa si è trovato imbottigliato nel traffico: i video mostrano lunghe file di automobili che, da Bagnoli, si spostano lentamente verso Fuorigrotta, saturando le strette strade del quartiere napoletano.
A Pozzuoli e Bagnoli gente in strada
Fino al primo pomeriggio di oggi, 17 febbraio, sono ancora molti quelli che non sono rientrati nelle loro abitazioni a Pozzuoli. Allo stesso modo, anche molti cittadini che abitano nelle zone limitrofe, tra Pisciarelli-Agnano, quella dell'epicentro, e Bagnoli: hanno trascorso la notte all'esterno dell'Ippodromo e davanti alla ex Base Nato di Bagnoli.
Raccontano di una notte passata stretti nell'automobile, con la preoccupazione di una scossa più forte e la compagnia dei terremoti che non hanno dato tregua: otto scosse contando solamente quelle di magnitudo superiore a 2.0 Richter, in totale oltre 240 da quando è cominciato lo sciame sismico, venerdì.
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I danni dopo la scossa di magnitudo 3.9
La scossa delle 00.19, spiega la Prefettura di Napoli, pur non avendo causato danni a persone o cose, ha creato allarme alla popolazione in quanto è stata avvertita come molto forte. I dati ufficiali parlano di 500 persone che hanno dormito in aree di parcheggio attrezzate e di nove nuclei familiari che sono andati al Palatrincone di Monterusciello.
La Prefettura ha coordinato la distribuzione di beni di prima necessità, tra cui coperte termiche. E il giorno dopo è quello della conta dei danni. Come quelli che si vedono in una concessionaria di Agnano, proprio nell'area dell'epicentro: quando stamattina i dipendenti hanno aperto, hanno trovato i vetri in frantumi e crepe sulle pareti e sulla pavimentazione.
I sopralluoghi nelle scuole
Il Comune di Bacoli non ha segnalato criticità, i sopralluoghi sono stati effettuati già dalla notte e oggi le scuole sono rimaste aperte; non è stato quindi ritenuto necessario aprire un hub di accoglienza. Verifiche iniziate ieri anche per Quarto, dove i tecnici hanno esaminato i plessi scolastici a partire dalle 15.30, senza riscontrare criticità; anche qui le scuole sono rimaste tutte aperte e, ha spiegato il sindaco, Antonio Sabino, i Servizi Sociali hanno preso in carico la situazione di alcuni cittadini che vivono in situazioni di fragilità.