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Schiuma, melma e liquami nel mare a Posillipo, i comitati: “Sono gli scarichi illegali”

Le acque del mare di Posillipo sporcate da liquami marroni, melma appiccicosa, schiuma, mascherine anti-Covid e assorbenti usati. Residui di scarichi fognari che finiscono illegalmente direttamente nelle acque del Golfo di Napoli, inquinandolo. A denunciarlo è il Comitato Portuale Porto e Molo San Vincenzo, con Carmine Meloro, che ieri ha documentato il fenomeno lungo le coste della collina di Posillipo e di Coroglio.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Le acque del mare di Posillipo sporcate da liquami, schiume, mascherine anti-Covid e assorbenti usati. Residui di scarichi fognari che finiscono illegalmente direttamente nelle acque del Golfo di Napoli, inquinandolo. A denunciarlo è il Comitato Portuale Porto e Molo San Vincenzo, con Carmine Meloro, che ieri ha documentato il fenomeno lungo le coste della collina di Posillipo e di Coroglio. “Abbiamo filmato lo stato di degrado in cui versa il litorale lungo la costa posillipina – racconta Carmine Meloro a Fanpage.it – Purtroppo le acque sono inquinate da una melma appiccicosa che le correnti trascinano da Coroglio. Non sembra che l’origine sia legata agli scarichi delle barche, ma che arrivi invece dalla terraferma. Una situazione intollerabile sulla quale invitiamo le istituzioni ad indagare”.

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“Il mare a Coroglio invaso dalla melma”

“C’è melma ovunque – prosegue Carmine Meloro – che si deposita addirittura sulle spiagge e si attacca ai piedi. Abbiamo constatato la presenza di liquami marroni densi, assorbenti, plastica e polistirolo di ogni dimensione. A questo si aggiungono anche altri fenomeni, come la presenza di alga rossa, la mancanza di correnti che contribuiscono a rendere l’acqua di mare torbida. Temiamo che nella zona tra Coroglio e Posillipo possano esserci scarichi fognari di condotte e troppopieni non censiti. Mentre bisogna vigilare anche sul passaggio delle navi da crociera. Il troppopieno di Sant’Antonio che si trova nella parte occidentale della città va riqualificato. Infine, stiamo manifestando contro la chiusura del Molo San Vincenzo di Napoli. Abbiamo stipulato le assicurazioni per poterne fruire. È l’ora di aprire il molo alla città e ai pescatori che sono costretti a fare eco-pesca altrove”.

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