Scabec a rischio fallimento, mancano i soldi per pagare i creditori
La Scabec rischia di fallire. Mancano i soldi per pagare i creditori. Mentre il bilancio 2021 rischia di chiudersi in rosso di 3,6 milioni di euro. Sullo sfondo lo spettro del crac, se la Regione non metterà in piedi un piano di risanamento per recuperare le perdite o se non ricapitalizzerà la società partecipata che si occupa della promozione dei siti della cultura in Campania. È questo il succo della relazione che il consiglio di amministrazione, composto da Assunta Tartaglione e Aniello Salzano, ha inviato al governatore Vincenzo De Luca e agli uffici amministrativi la scorsa settimana, che si conclude peraltro con le dimissioni irrevocabili degli ultimi due componenti rimasti nel Cda, dopo l'uscita di Rosalia Santoro.
La situazione, insomma, è molto delicata. Sui conti della Scabec si sono accesi i riflettori della Procura della Repubblica di Napoli, che ha delegato le indagini alla Guardia di Finanza, che ha già acquisito numerosi atti, tra contratti e bilanci. L'arco di tempo passato al setaccio è ampio e va dal 2010 fino al 2021. Nel mirino anche i contratti a tempo determinato, 47 su 49 dipendenti in organico, ritenuti sproporzionati anche dall'attuale Cda, molti dei quali hanno superato i 36 mesi.
Il Cda convocato l'11 aprile
Situazione che mette a rischio ricorsi l'azienda partecipata. Bisognerà aspettare il prossimo Cda, convocato per lunedì 11 aprile, per conoscere la posizione della Regione Campania. All'ordine del giorno i due temi della possibile ricapitalizzazione o del piano di risanamento e della presa d'atto delle dimissioni del Cda, con contestuale nomina di un nuovo Cda, o più probabilmente di un commissario.
Nappi: "Attenzione anche su Procida 2022"
Oggi, si è svolta l'attività ispettiva del consigliere regionale Severino Nappi (Lega in Campania), presso la sede della Scabec a Santa Lucia. La presidente Assunta Tartaglione ha preferito non rispondere alle domande di Fanpage.it, rinviando le ultime comunicazioni su Scabec ad un prossimo comunicato stampa.
“Ho cominciato a chiedere dei documenti necessari a verificare la rispondenza al vero di quello che ho letto sui giornali – ha spiegato Nappi a Fanpage.it – e di quanto mi è stato detto dalla giunta regionale della Campania. Credo che Scabec e in generale la cultura della Campania siano un vaso di pandora che va urgentemente scoperchiato. Se questa è la regola della Campania ‘casa di vetro' di De Luca, credo che vada fatto un ulteriore approfondimento perché probabilmente ci troveremo di fronte ad un vaso di pandora tra breve”.
Cosa si aspetta ora per Scabec e dalla giunta regionale?
“Siamo in Campania, siamo a Napoli, stiamo parlando di palcoscenici importanti come Procida 2022. Poi verranno altre manifestazioni di rilievo internazionale, per non parlare del San Carlo e di altre “circostanze” simili. È possibile – prosegue il consigliere della Lega – continuare a far finta di niente o liquidare la faccenda con una scrollata di spalle? È possibile continuare a far finta che la Scabec sia una cosa e la giunta regionale un’altra? È possibile che non ci sia un solo responsabile amministrativo, ma aggiungerei anche e soprattutto politico, in questa vicenda? L’opposizione deve servire proprio a questo: indagare e far luce su come si spendono i soldi dei cittadini campani e cosa si fa realmente – in questo caso – per promuovere il nostro territorio”.
La relazione del Cda di aprile a De Luca: "Mancano le risorse"
Il Cda, intanto, la scorsa settimana ha scritto alla Regione Campania. “Dalle verifiche effettuate presso i competenti uffici della Scabec – si sottolinea nella relazione – risulta che, in ragione degli impegni contrattuali sottoscritti dal precedente Amministratore Unico, attualmente la Scabec si trova in evidente difficoltà economica, tenuto conto del fatto che, le risorse finanziarie attualmente disponibili risultano insufficienti a fronteggiare le pretese avanzate dai creditori”. Da qui, la richiesta di una due diligence contabile sul 2021 inviata alla società di revisione KPMG dal Cda, che possa fare ordine sulle poste di dare e avere, mettendo finalmente in chiaro a quanto ammontano i debiti della Scabec. Un parere che accompagnerà il bilancio, che dovrà poi essere approvato anche dalla Regione, in quanto unica azionista di Scabec.
Ma il Cda non si ferma qui. E chiede a Palazzo Santa Lucia un “piano di ristrutturazione aziendale”, dove siano indicate “concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività svolte dalla Scabec”. I consiglieri sottolineano “l’insostenibilità dell’attuale assetto operativo della Scabec, visto che la forza lavoro risulta legata alla Società prevalentemente da un rapporto a tempo determinato, in netta sproporzione con il numero di lavoratori assunti a tempo indeterminato”. E infine invitano la Regione “ad intraprendere tempestivi provvedimenti, valutando, inoltre, l’adozione dell’azione di responsabilità nei confronti dell’ex Amministratore Unico Antonio Bottiglieri”.