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Santi Cosma e Damiano, a Napoli la processione patronale: strade chiuse e percorsi alternativi

Giubileo alla parrocchia di Secondigliano per i 150 anni della dedicazione. La processione patronale il 29 settembre.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli si festeggiano i Santi gemelli, San Cosma e San Damiano, patroni dei medici e degli infermieri, i due martiri della cristianità, infatti, curavano i malati gratuitamente. La ricorrenza ricade il 26 settembre. La processione patronale si terrà a Secondigliano domenica 29 settembre 2024. Si tratta di una celebrazione speciale, perché quest'anno ricorre l'anniversario dei 150 anni della dedicazione della parroccchia. Mercoledì 24 settembre nel quartiere si è tenuta la solenne apertura dell’anno giubilare parrocchiale, con la partecipazione del Cardinale Crescenzio Sepe.

La processione per San Cosma e San Damiano a Secondigliano

Il 29 settembre prossimo si svolgerà la “Processione Patronale Santi Cosma e Damiano” a Secondigliano, quartiere nord di Napoli. Dalle ore 17,30 alle ore 20,45 saranno interessate diverse strade della Municipalità 7. In particolare il corteo religioso, partendo dalla Parrocchia Santi Cosma e Damiano, si snoderà lungo:

  • via Vincenzo Di Maro,
  • corso Secondigliano,
  • via Monvisio,
  • via Monte San Michele,
  • Parco Gianturco,
  • via Monte Grappa,
  • via Regina Margherita,
  • via Vincenzo di Maro (in direzione contraria al senso di marcia),
  • Largo Beato Gaetano Errico,
  • via dei Tessitori di Seta,
  • viale Gerusalemme Liberata,
  • via Miracolo a Milano,
  • via I Misteri di Parigi,
  • via Praga Magica,
  • via Il Giardino die Ciliegi,
  • via del Camposanto,
  • piazza Zanardelli,
  • con rientro in Parrocchia Santi Cosma e Damiano.

La processione avverrà a traffico aperto con l’ausilio della Polizia Locale.

Il culto dei Santi Cosma e Damiano a Napoli

A Napoli il culto dei Santi Cosma e Damiano è radicato, anche perché i due santi martiri sono considerati i patroni dei medici e degli infermieri. Nati in Arabia nell'Antica Roma, studiarono medicina in Siria, ma decisero di curare gli ammalati gratis. Vennero martirizzati sotto l'imperatore Diocleziano.

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