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Sangiuliano, stoccata a De Luca: “Io sono campano, poi ci sono i lucani venuti qui..”

Il ministro della Cultura ribadisce di non volersi candidare a presidente della regione in Campania: “Farò il ministro fino al 2032 con Meloni”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Stoccata di Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il titolare del dicastero di Palazzo del Collegio Romano si è intrattenuto con i giornalisti nel tardo pomeriggio di ieri, a margine di un incontro tenutosi a Salerno e specificando che non intende candidarsi a presidente della Regione, ma che anzi "anche se è una domanda che mi fate sempre, io vi risponderò sempre che farò il ministro della Cultura fino al 2032 con il Governo Meloni" e aggiungendo ironicamente "poi fonderò un giornale e vi inviterò a lavorare con me".

Poi, senza mai citare il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha punzecchiato: "Qua l'unico campano sono io, poi ci sono i lucani che sono venuti in Campania..". Un riferimento nemmeno troppo velato proprio a De Luca, originario di Ruvo del Monte, in provincia di Potenza, seppur ad una manciata di chilometri dal confine con la Campania (uno dei comuni più vicini è Calitri, in provincia di Avellino). "Lo dico con grande rispetto per i lucani, che sono persone eccezionali e di valore. I campani siamo noi, ma va bene: i lucani sono persone di grande valore e tempra. Ho sempre apprezzato e conosco la Basilicata. Detto questo spero che i cittadini campani, i miei concittadini, aprano gli occhi e diano una svolta verso il riformismo, verso la concretezza, verso la crescita della qualità", ha proseguito ancora Sangiuliano. Non è la prima volta che i due si "beccano" a distanza: già nelle scorse settimane, lo stesso De Luca lo aveva definito "un parcheggiatore abusivo, io mi confronto solo con il Presidente del Consiglio".

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