Salvo D’Acquisto Beato: Papa Francesco firma il decreto sul carabiniere che salvò 22 persone dai nazisti
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Salvo D'Acquisto sarà beato. A deciderlo è stato Papa Francesco, firmando il decreto del Dicastero delle Cause dei Santi oggi, nel corso della sua degenza al Policlinico Gemelli. Inizia dunque il percorso per la beatificazione del carabiniere napoletano – già "Venerabile Servo di Dio" – che sacrificò la sua vita per salvare ventidue innocenti dalla rappresaglia nazista. Nel bollettino della Santa Sede del martedì 25 febbraio, alla sezione «Promulgazione di Decreti del Dicastero delle Cause dei Santi» vi è scritto:
Il 24 febbraio 2025, nel corso dell’udienza concessa a Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e a Sua Eminenza Mons. Edgar Peña Parra, Sostituto per gli Affari Generali, il Santo Padre Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardante l'offerta della vita del Servo di Dio Salvo D’Acquisto, fedele laico, nato a Napoli il 15 ottobre 1920 e morto a Palidoro (Italia) il 23 settembre 1943.
Il Dicastero delle Cause dei Santi evidenzia le caratteristiche che hanno portato a questa decisione, presa contestualmente a quella della canonizzazione del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario della Madonna del Rosario a Pompei:
Fin da giovane, infatti, aveva manifestato una particolare sensibilità per i bisogni e le necessità del prossimo. Nei momenti di difficoltà legati al suo servizio in zone di guerra, comunicò sempre ai commilitoni e ai subalterni la speranza nell’aiuto di Dio. Con la sua decisione, libera e volontaria, presa in piena consapevolezza, egli compì un gesto profondamente evangelico.
La sua eroica condotta conferma le motivazioni profonde di quella oblatio vitae effettuata coscientemente. Con la sua scelta, Salvo D’Acquisto compì dunque un atto oblativo di carità con la contezza di poter essere a breve ucciso. La sua morte avvenne, quindi, come conseguenza diretta dell’oblatio vitae. Si può considerare debitamente provata l’offerta della vita, libera, volontaria, propter caritatem.
Gran parte degli esponenti del governo italiano ha commentato positivamente la notizia dell'inizio del percorso di beatificazione. La premier Giorgia Meloni scrive: «La decisione del Santo Padre di autorizzare il percorso per la sua beatificazione è un riconoscimento straordinario per un uomo che ha dato la vita per salvare quella di altri, incarnando i valori più alti di umanità e servizio. Il suo esempio resterà per sempre vivo nella memoria della nostra nazione».
La storia del carabiniere Salvo D'Acquisto
Salvo D’Acquisto è il giovane carabiniere napoletano ucciso vicino Roma dai nazisti. Egli si autoaccusò di una rappresaglia alle porte di Roma per evitare una strage di innocenti da parte dei tedeschi. Il suo gesto salvò 22 vite. Le sue spoglie riposano nella chiesa di Santa Chiara in piazza del Gesù. D'Acquisto, ventenne, si parò davanti la decisione delle SS naziste che – in rappresaglia d'una esplosione a Torrimpietra, alle porte di Roma – volevano ammazzare 22 persone innocenti. Il vicebrigadiere napoletano si accusò dell'atto salvando tutti dalla ferocia dei militari tedeschi. Fu per questo trudicato a Torre di Palidoro (Roma) poco distante la stazione nella quale prestava servizio, lungo la via Aurelia, oggi comune di Fiumicino.
«Conseguentemente il suo gesto di autoaccusa non fu motivato da un semplice atto di solidarietà civica e di filantropia laica, ma si iscrisse in uno stile di vita consapevolmente e coerentemente cristiano» si legge nella causa del Dicastero che ha deciso la beatificazione, controfirmata dal Pontefice.
Al giorno d'oggi sono decine in Italia le caserme e le scuole intitolate al vicebrigadiere partenopeo la cui storia di coraggio nel 1974 ha ispirato un film con Massimo Ranieri nelle vesti del protagonista. Nel 2003 la Rai, per rinnovarne il ricordo, realizzò e mandò in onda in prima serata una fiction ispirata alle sue gesta con Beppe Fiorello come protagonista.