Salvini va al pastificio Rummo e parte boicottaggio social. Ironia di Fiorello: “Dopo visita, nuovo slogan Lega”
Matteo Salvini va in visita al pastificio Rummo di Benevento e scoppia una campagna di boicottaggio social a non acquistare la pasta. L'imprenditore, sorpreso per quanto accaduto, si dice "meravigliato e dispiaciuto" e parla di "mondo alla rovescia". Tanti, infatti, i politici di ogni colore che hanno visitato negli anni lo stabilimento sannita. Arriva anche la solidarietà del sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Mentre Fiorello interviene, con la consueta ironia, a Mattin Show di VIVA RAI2!: “Dopo questa visita – dice – Salvini ha addirittura cambiato lo slogan della Lega in ‘Ce lo abbiamo al dente'". Poi, però, aggiunge seriamente: “Dietro a ogni ‘boicottiamo’, c’è sempre un’azienda fatta di gente che lavora”.
La visita di Salvini al pastificio Rummo il 18 gennaio
Insomma, sulla visita istituzionale del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ad una realtà imprenditoriale del territorio, famosa nel mondo, – una delle tante nelle agende degli esponenti di Governo – si è scatenata una bufera mediatica. Ma cosa aveva detto Salvini? Tutto è partito da un video pubblicato giovedì scorso, 18 gennaio 2024, sul profilo Facebook ufficiale del leader della Lega, al termine della sua visita istituzionale a Benevento. Salvini si presenta in camice e cuffia, parlando direttamente in camera:
Il profumo non vi arriva – le parole del ministro – però, alla faccia di quelli che vogliono la farina di insetti, vermi, grilli, le cavallette, a quelli che a Bruxelles combattono la dieta mediterranea. Viva la nostra pasta! Qua, pastificio Rummo, fanno 800mila confezioni di pasta al giorno, ed è una cosa straordinaria. Evviva l'Italia! Evviva la nostra qualità!
Boicottaggio social contro la pasta
La fabbrica della pasta era già stata oggetto di una campagna social, questa volta positiva, nel 2015, quando attorno allo storico pastificio colpito dall'alluvione del Sannio si creò una catena di solidarietà. Il titolare Cosimo Rummo, invece, in quest'ultima occasione, parla di vero e proprio "boicottaggio", scoppiato sui social dopo la visita di Salvini. Una sorpresa inaspettata, considerando che in passato altri rappresentanti istituzionali avevano visitato il pastificio, come l'ex premier Paolo Gentiloni e l'ex ministro Andrea Orlando. E in quei casi nessuno aveva avuto nulla di ridire.
La solidarietà di Mastella e Picierno
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che ha espresso solidarietà agli imprenditori vittime di boicottaggio:
"Pur non avendo contiguità politica con il vicepremier Matteo Salvini, trovo profondamente ingiusta la campagna social che si è scatenata dopo la sua visita al pastificio Rummo e che ha fatto registrare addirittura sconsiderati incitamenti al boicottaggio commerciale: la pasta Rummo, eccellenza nazionale made in Sannio, va preservata e difesa da partigianerie estremistiche che danneggerebbero anzitutto i lavoratori".
E conclude:
"Quando il patron dell'azienda beneventana Cosimo Rummo spiega di aver aperto le porte a politici di ogni colore anzitutto per il rispetto che si deve alle Istituzioni, ha perfettamente ragione. Le sue produzioni sono un orgoglio per la Città e ne promuovono l'immagine in giro per il mondo. Rispetto a irragionevoli battage social, sollecito a fare il contrario: sosteniamo l'azienda Rummo, come avvenne quando fu colpita dall'alluvione. È assurdo giocare con i sacrifici di chi genera lavoro e dà smalto all'economia, tra mille difficoltà e in un complicato contesto internazionale".
Mentre l'europarlamentare del Pd, Pina Picierno, scrive sui social:
"La Pasta Rummo è un'eccellenza del Mezzogiorno. Far partire stupide campagne di boicottaggio perché un ministro della Repubblica, da cui tutto mi divide, ha visitato gli stabilimenti, è un atto vile e pericoloso che racconta il decadimento del dibattito pubblico. Solidarietà a Cosimo Rummo e ai lavoratori e alle lavoratrici dell'azienda".
L'ironia di Fiorello a VIVA RAI2!
L'episodio non è sfuggito a Rosario Fiorello, che dai microfoni del Mattin Show di VIVA RAI2!, nella puntata del 23 gennaio, alle ore 7,00 in diretta su Rai2, è intervenuto con la consueta ironia:
“Dopo questa visita, Salvini ha addirittura cambiato lo slogan della Lega in Ce lo abbiamo al dente”. “Negli anni il pastificio era stato visitato da altri politici ma non era mai successo niente, non era scoppiata nessuna polemica. Salvini ma perché? Ma lascia stare”.
Il conduttore però non risparmia un serio ammonimento a chi, in queste ore, ha scatenato la polemica sui media e sui social:
“Ricordo a tutti coloro che dicono ‘boicottiamo’, che dietro questo invito c’è sempre un’azienda fatta di gente che lavora”.