Salvatore Di Sarno si dimette da sindaco di Somma Vesuviana
"Cari cittadini, questa è la mia lettera alla città con la quale annuncio le mie dimissioni con relative motivazioni". Così Salvatore Di Sarno, primo cittadino di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, ha annunciato le sue dimissioni protocollate questa mattina nella sede municipale. Sconcerto tra i cittadini, che solo un anno fa aveva conferito a Di Sarno una larga preferenza in fase di voto, riconfermandolo alla guida della cittadina vesuviana con 13.172 voti ed il 68,4% delle preferenze (lo sfidante, Giuseppe Bianco, aveva raccolto appena 6.096, pari al 31,6%). E in molti gli chiedono di cambiare idea: a partire da oggi, infatti, Di Sarno ha venti giorni per ritirarle, altrimenti diventeranno effettive.
Pochi dubbi invece sulle responsabilità delle dimissioni che a suo dire arrivano dopo "ostacoli posti in essere da una parte politica di maggioranza", ha scritto nella lettera protocollata il sindaco Di Sarno, "Ciò è derivato dall'azione di alcuni gruppi consiliari, che non hanno sempre remato nella stessa direzione della mia coalizione, anteponendo, infatti, la personale ambizione politica al bene della Città di Somma Vesuviana. Per tali motivazioni", ha aggiunto ancora Di Sarno, "sono stato costretto ad azzerare l'organo esecutivo ed oggi ho deciso di rassegnare le mie dimissioni in quanto ritengo che gli interessi e le esigenze della Città sono preminenti. Nel contempo, io non mi arrendo ed inoltro un sincero appello oltre ai miei più sinceri ed affidabili esponenti di maggioranza anche ai rappresentanti politici dei gruppi di minoranza per creare le condizioni per un'amministrazione di responsabilità politica e costituire un governo stabile, competente e leale. In questo modo", ha concluso Di Sarno, "sono certo di poter realizzare i punti programmatici per i quali la città di Somma Vesuviana mi ha rinnovato il mandato, per poterla, amministrare e potere garantire lo sviluppo urbanistico del territorio, la riqualificazione delle opere esistenti e la tutela dei nostri concittadini che vivono situazioni di disagio sociale ed economico".