La salvezza di Napoli non sarà in una sola legge. Manfredi: “Pacchetto di norme per la città”
“Per Napoli ci sarà un mix di interventi su cui stiamo ragionando da tempo, ma le norme ci devono consentire l'agibilità per rilanciare la città”. Ne è sicuro il sindaco Gaetano Manfredi, che in questi giorni è in stretto contatto con Roma per trovare una soluzione che possa scongiurare il dissesto del Comune, gravato da un debito di 5 miliardi di euro. La legge Salva Napoli “è all'attenzione del Governo”: il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, che ha la competenza anche per la finanza degli enti locali, l'ha ribadito ieri rispondendo ad un'interrogazione parlamentare, e annunciando per la prima volta la possibilità di “iniziative anche normative” a sostegno del capoluogo partenopeo. Parole che per Manfredi "rafforzano la mia fiducia che ho sempre manifestato in un intervento da parte del Governo, soprattutto di un'attenzione da parte del Governo, in primo luogo del presidente del Consiglio".
Il sindaco: “Napoli importante per l'Italia”
“Sarà un approccio molto articolato – aggiunge Manfredi – L'assessore al Bilancio Baretta sta seguendo le varie ipotesi che stiamo cercando di mettere in campo. Definire una norma non è possibile, stiamo facendo un lavoro complessivo per il rilancio della città. Ma il tema Napoli è all'attenzione del presidente del Consiglio ed è considerato di grande importanza e rilievo a livello nazionale. Stiamo lavorando da settimane con grande intensità. Ragionare sul futuro della città significa costruire un pezzo del futuro dell'Italia”.
Lamorgese: “Ci saranno iniziative per la città”
“Il debito finanziario totale del Comune di Napoli, con 750 posizioni aperte, di cui 700 con Cassa Depositi e Prestiti, ammonta a 3 miliardi di euro – ha spiegato ieri il ministro Luciana Lamorgese – comprese le anticipazioni di liquidità, e genera annualmente una rata per quote capitali e interessi di 230 milioni di euro, il Comune è inoltre gravato da altri 175 milioni di euro annui, per un totale di poco più di 400 milioni di euro all'anno. La grave situazione finanziaria del Comune di Napoli è all'attenzione del Governo e ogni iniziativa, anche normativa, verrà effettuata con il necessario coinvolgimento dell'amministrazione comunale. Nella piena consapevolezza che Napoli rappresenta un polo di straordinaria importanza per il Paese, il cui valore strategico si evidenzia nell'attuale fase di rilancio connessa all'attuazione del Pnrr e al ruolo in cui in tale contesto sarà chiamato il Mezzogiorno”.
"Bagnoli, giusto togliere la colmata ma siamo molto lontani"
Il sindaco è poi intervenuto anche sulle bonifiche di Bagnoli-Coroglio. “Da sindaco di Napoli – ha dichiarato Manfredi – rispetto le leggi. E la legge oggi dice che bisogna ripristinare la linea di costa, che è un principio giusto, e togliere la colmata, ma siamo molto lontani da questo”. Il sindaco sarà anche commissario di Bagnoli. Cosa ha fatto finora la nuova amministrazione per il Sin? “Si sta facendo una ricognizione molto dettagliata: stiamo valutando livello di progettazione degli interventi, lo stato di avanzamento, la quantificazione dei costi e il grado di copertura che ci consentirà una fotografia concreta e realistica della situazione che condivideremo anche con i cittadini. Su Bagnoli serve chiarezza assoluta e un'informazione sui tempi, cosa si è fatto e cosa si deve fare e quanto costa. L'abbiamo condiviso con il ministro Carfagna”.
“Ma – ribadisce Manfredi – siamo ancora molto lontani dal parlare della colmata. Al momento dobbiamo ragionare sulla terra. Poi andrà fatta una riflessione tecnica, oggi esiste una legge che dice che la colmata si toglie, ma è chiaro che Invitalia dovrà fare uno studio di fattibilità per valutare quanto costa e come si toglie. Queste sono cose che ad oggi non ci sono ancora. Il tema della copertura è legato alla quantificazione dei costi che può essere effettuata solo quando uno fa un progetto ben definito”.