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Salerno, catturato terrorista internazionale jihadista dell’Isis: aveva combattuto in Siria

Un pericoloso terrorista internazionale jihadista ritenuto affiliato all’Isis, è stato catturato a Lago, in provincia di Salerno. Si tratta di un latitante marocchino di 29 anni, oggetto di un mandato di arresto internazionale, segnalato dall’Intelligence come combattente jihadista recatosi nel 2012 in Siria. È stato individuato in prossimità di un bar insieme ad altri cittadini extra comunitari. Arrestato.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un pericoloso terrorista internazionale jihadista, ritenuto affiliato all'Isis, lo Stato Islamico, è stato catturato a Lago, in provincia di Salerno. Si tratta di Afia Abderrahman, latitante marocchino di 29 anni, oggetto di un mandato di arresto internazionale, individuato nel Salernitano dopo una approfondita ricerca di Napoli e Salerno. L’uomo era stato segnalato dall’Intelligence come combattente jihadista recatosi nel 2012 in Siria per partecipare al conflitto nelle fila del fronte Al Nusra e successivamente dello Stato Islamico, nel cui ambito avrebbe ricoperto la carica di responsabile militare. È stato individuato in prossimità di un bar insieme ad altri cittadini extra comunitari. Qui è stato circondato, bloccato e arrestato senza suscitare allarme negli altri avventori alle 21 circa di venerdì scorso. Attualmente si trova detenuto presso la Casa Circondariale di Salerno, a disposizione della autorità giudiziaria in attesa del perfezionamento della procedura per l’estradizione.

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"Ritenuto affiliato all'Isis"

Il marocchino arrestato, come spiega Antonio Bocelli, I dirigente della Polizia di Stato Digos di Napoli, "era colpito da un mandato di arresto internazionale emesso dalle autorità marocchine in quanto ritenuto affiliato all'Isis. Sia la Spagna che la Francia lo avevano segnalato in regime Schengen come soggetto pericoloso". Bocelli sottolinea anche che "bisogna considerare che lo stesso in un primo momento aveva aderito alla formazione Al Nusra, affiliata ad Al Qaeda, e successivamente invece era passato ad aderire al sedicente Stato islamico".

La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un mandato di arresto internazionale per “associazione a delinquere finalizzata alla preparazione ed alla commissione di atti di terrorismo, detenzione illegale di armi da fuoco, attività collettiva avente fine di attentare l’ordine pubblico e raccogliere fondi per il finanziamento di atti di terrorismo” emesso dal Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Rabat (Marocco) in data 28 giugno ed esteso in campo internazionale il giorno 8 luglio u.s. nei confronti di un pericoloso latitante marocchino di 29 anni.

Lo stesso, grazie ad un importante contributo dell’AISI e della DGST (Direzione Generale per la Sorveglianza del Terrorismo) del Marocco, è stato localizzato e poi catturato in località Lago (SA), dopo un’ approfondita attività di ricerca effettuata dalle DIGOS di Napoli e Salerno, con il coordinamento della Direzione Centrale per la Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto all’ Estremismo e Terrorismo Esterno ed il contributo del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che tramite i canali Interpol ha prontamente acquisito la necessaria documentazione all’esecuzione del provvedimento restrittivo.

Segnalato in Spagna e Francia

L’operazione si è svolta con l’importante coordinamento della A.G di Salerno. In particolare, dopo una articolata attività di osservazione, controllo e pedinamento, integrata dall’impiego di rilevanti apparecchiature tecniche del Servizio di Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine, l’uomo è stato individuato in prossimità di un bar insieme ad altri cittadini extra comunitari. Il cittadino marocchino, a carico del quale risultano segnalazioni in banca dati Schengen inserite da Spagna e Francia, era già emerso alla attenzione del Comparto Sicurezza nel 2018, in quanto segnalato dall’Intelligence quale combattente jihadista recatosi nel 2012 in Siria per partecipare al conflitto nelle fila del fronte Al Nusra e successivamente dello Stato Islamico, nel cui ambito avrebbe ricoperto la carica di responsabile militare.

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