Sabbia del Sahara su Napoli: la polvere del deserto colora il cielo di giallo

Cielo opaco, anche giallastro, su Napoli: la novità, che non è passata inosservata a numerosi cittadini (e non poteva essere altrimenti), è dovuta alla presenza di una nube dal deserto del Sahara che, da diverse ore, si è posata sulla Campania. Inevitabile, come già successo in passato, la ricaduta delle polveri sulla città: tracce potranno essere presenti sui balconi, sulle ringhiere e sui veicoli parcheggiati all'aperto e non saranno risparmiati nemmeno i vestiti stesi ad asciugare.
Il fenomeno «Saharan Dust» è monitorato da Copernicus, il programma di osservazione della Terra gestito in collaborazione dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla Commissione Europea. Nonostante si tratti di un fenomeno naturale, le teorie del complotto sono fioccate. In particolare, riguardano le proprietà magnetiche della sabbia che si deposita a terra. Si tratta, in realtà, di un aspetto spiegabile in modo molto semplice: la sabbia del Sahara è infatti rossa perché contiene ossidi di ferro che, appunto, sono magnetici e vengono attirati da una calamita.
L'arrivo delle nubi era stato annunciato dalle previsioni del tempo nei giorni scorsi e previsto per il 21 marzo, l'incontro con una perturbazione atlantica ha facilitato il trasporto del pulviscolo in sospensione e, di conseguenza, il colore anomalo del cielo, con possibilità di riflessi anche rossastri in particolare all'alba e al tramonto; gli effetti sono visibili in diverse regioni italiane, in particolare al Sud. Secondo le previsioni, la presenza di polvere nel cielo ha raggiunto il picco tra sabato 22 e domenica 23 marzo; le concentrazioni scemeranno gradualmente nei prossimi giorni, fino a venerdì 28 marzo.