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Rubato defibrillatore pubblico alla Sanità, l’associazione: “Napoli non può essere cardioprotetta”

Rubato il defibrillatore automatico installato in via Vergini, alla Sanità, nel centro di Napoli; è l’ennesimo furto di questo genere in città.
A cura di Nico Falco
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La teca divelta, la cupola penzolante. É quello che rimane della postazione del defibrillatore pubblico installato nella Sanità, nel centro di Napoli, al civico 52 di via Vergini, nell'ambito del progetto avviato nel maggio scorso e che prevede l'installazione dei dispositivi nelle aree di maggiore affluenza per rendere la città "cardioprotetta".

Il primo defibrillatore era stato posizionato in piazza del Plebiscito, a seguire erano arrivati gli altri: piazza del Gesù, piazza San Domenico Maggiore, piazzale San Martino, piazza Dante, piazza Municipio, piazza Trieste e Trento, lungomare di Napoli e, appunto, via Vergini. A marzo era sparito quello di piazza Dante, pochi giorni fa la stessa sorte era toccata a quello di piazza Municipio.

Il motivo, probabilmente, è nel costo del dispositivo: il valore è tra i mille e i 1.500 euro anche se, ovviamente, non si tratta di apparecchiature che poi si possono smerciare con facilità. E non si può nemmeno escludere l'atto vandalico, da parte di qualcuno che, forse solo per divertimento, potrebbe avere deciso di distruggere uno strumento salvavita, che si sarebbe rivelato prezioso per un pronto soccorso in loco.

L'ultimo furto è stato segnalato sui canali social da Nessuno Tocchi Ippocrate, l'associazione da anni schierata in prima linea per denunciare le aggressioni al personale sanitario:

Ci viene negata anche l’ultima chance per salvarci. Per colpa di qualcuno Napoli non può essere “cardioprotetta” , abbiamo la necessità in primis di difenderci da noi stessi. Probabilmente verrà ritrovato su qualche bancarella di qualche mercatino perché… "Non so cos'è, ma a casa può sempre servire". Che tristezza.

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