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Rose e pallolcini per l’addio ad Aurora Bellini, morta sul traghetto a Napoli

Oggi a Batignano (Grosseto) i funerali della 19enne Aurora Bellini, morta in gita a Napoli; in chiesa rose e palloncini bianchi per l’ultimo addio alla ragazza.
A cura di Nico Falco
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La comunità di Batignano, piccolo centro da meno di mille abitanti della provincia di Grosseto, si è stretta oggi intorno ai familiari di Aurora Bellini, la 19enne deceduta nella notte tra il 17 e il 18 marzo scorsi mentre era in gita con la scuola; la ragazza si era sentita male a bordo del traghetto che, da Napoli, avrebbe dovuto portare la sua classe a Palermo. Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta, ipotesi di reato omicidio colposo, e si dovrà attendere l'esito dell'autopsia per chiarire le cause del decesso.

I funerali di Aurora Bellini a Batignano

Il carro funebre è arrivato ai piedi del paese intorno alle 15 di oggi, 24 marzo. La bara bianca è stata accolta con un applauso dai cittadini e dalla folla di amici e conoscenti che si sono riuniti per l'ultimo saluto. Il corteo si è quindi diretto verso la chiesa del piccolo comune, con la bara portata a spalla attraverso le vie strette del centro storico, guidato dal parroco, don Michele. Sul feretro è stato apposto il cuscino, con una composizione di rose bianche, voluto dai genitori e dalla sorella gemella di Aurora; ad accogliere la bara in chiesa i palloncini bianchi, che decoravano anche la porta di ingresso.

L'inchiesta sulla morte della 19enne

Sulla morte della ragazza ha aperto un fascicolo la procura di Torre Annunziata, le indagini sono delegate alla Capitaneria di Porto. La prima ipotesi, che resta al vaglio in attesa degli esiti dell'autopsia, è quella di un infarto. L'ipotesi di reato è di omicidio colposo, al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati; l'apertura del fascicolo ha consentito agli inquirenti di acquisire il telefono cellulare della 19enne e l'elenco dei farmaci a lei riferiti. Il padre ha in più occasioni ribadito che la figlia non aveva patologie pregresse.

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