Rosa Di Somma, operaia 29enne, ripara i treni della Vesuviana: “L’assunzione mi ha cambiato la vita”
"Ho 29 anni e sono una mamma separata di una bimba di 9 anni. L'assunzione all'Eav come operaia qualificata nella revisione dei treni mi ha cambiato la vita. Grazie al contratto a tempo indeterminato ho potuto comprare una casa per me e per mia figlia. Vincere il concorso non è stato facile, ho studiato tanto, mentre mi mantenevo con dei lavoretti, sottraendo anche del tempo alla mia bambina e questo mi è dispiaciuto molto. Ma quando ho firmato il contratto, ho pianto di gioia. Lavorare in officina non mi pesa. E ho visto la felicità anche di tante altre persone più grandi di me, assunte dopo anni di sacrifici".
A parlare a Fanpage.it è Rosa Di Somma, originaria di Torre Annunziata e operaia qualificata dell'Eav, di 29 anni e mamma separata di una bimba di 9 anni. Rosa è stata assunta con il concorsone Eav, il 15 gennaio 2020, dopo aver superato diverse prove scritte, una pratica, visite mediche ed un lungo iter durato quasi due anni. Oggi lavora nell'Officina Eav di Ponticelli, nel reparto di revisione dei treni della Circumvesuviana.
Come è nata la passione per i treni?
La passione per le materie tecniche me l'ha trasmessa mio padre, ingegnere alla Leonardo. Mi incuriosiva e lo seguivo sempre da piccola quando faceva i lavoretti in casa. Ma l'amore per i treni c'è sempre stato. Anche mio nonno e mio zio sono stati ferrovieri nelle Ferrovie dello Stato. Così, quando mi sono iscritta alla scuola superiore ho scelto l'Istituto Tecnico di Elettrotecnica e Automazione.
È un lavoro pesante lavorare in officina?
All'officina di Ponticelli noi ci occupiamo di tutto il parco treni della Circumvesuviana. È un lavoro delicato, impegnativo e di responsabilità, ma non mi pesa. È un settore dove sta crescendo sempre più la presenza femminile e c'è una piena parità. Al momento mi occupo delle misurazioni e dei controlli sulle ruote dei treni e sui dischi dei freni. È una operazione importante per la sicurezza del treno e di tutti i viaggiatori. A volte i passeggeri si lamentano, ma bisogna sapere che per poter mettere ogni giorno un treno sui binari dietro c'è tantissimo lavoro svolto dagli operai. Ogni singolo pezzo viene passato e controllato al banco prima di andare sul treno. Noi, poi, siamo in continuo aggiornamento.
L'assunzione le ha cambiato la vita?
Tantissimo, come tutti i giovani purtroppo è difficile trovare lavoro. Prima ho fatto tanti lavoretti saltuari, mai niente di indeterminato. Avere un contratto indeterminato oggi è un sogno, non solo per i giovani ma anche per chi è più grande d'età che per vari motivi hanno raggiunto dopo l'obiettivo. Quando ho saputo di aver vinto il concorso sono stata felicissima. Mi ritengo molto fortunata a lavorare in Eav e sono contenta anche per tutti gli altri che sono riusciti ad entrare come me. Ho potuto fare tante cose e realizzare i miei progetti. Grazie a questo lavoro a novembre ho firmato per comprare una casa mia. Io sono separata e ho una bambina di 9 anni. Ho sempre pensato al suo futuro. Comprare un'auto e una casa possono sembrare cose che dovrebbero essere scontate, ma oggi non lo sono.
Come è stato affrontare il concorso?
Ho studiato tanto e fatto tanti sacrifici. Dovevo lavorare contemporaneamente per mantenermi e avevo la bimba piccola. Mi hanno aiutato molto i nonni e la scuola. Mi è dispiaciuto doverle sottrarre tempo per studiare. Ma ci tenevo tantissimo ad entrare in Eav. Quando ci sono riuscita ho pianto di gioia.