Romeo Golia, investito e ucciso a Terracina: i genitori donano gli organi del bimbo napoletano
Dolore e rabbia ai Colli Aminei per la morte di Romeo Golia, il bimbo di soli 11 anni investito e ucciso sulle strisce pedonali mentre era con la madre e una zia a Terracina, nel Lazio: mentre i genitori hanno deciso per l'espianto degli organi, la magistratura continua ad indagare. La Procura di Latina potrebbe nelle prossime ore iscrivere nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio stradale aggravato il 18enne alla guida dell'automobile. Subito dopo l'incidente, i testimoni che hanno assistito alla scena hanno aggredito e quasi linciato il giovane, "salvato" solo dall'intervento delle forze dell'ordine. Intanto, ai Colli Aminei, familiari e amici si sono rinchiusi nel dolore, mentre attestati d'affetto arrivano da ogni parte, in attesa di conoscere la data dei funerali.
La scuola Mameli Zuppetta: "Un grandissimo dolore per noi tutti"
Romeo Golia frequentava la 5a D al 21° circolo didattico "Mameli Zuppetta" ai Colli Aminei, e anche l'istituto scolastico si è unito al dolore di familiari e amici, parlando di "un grandissimo dolore che pervade l'animo di noi tutti per la prematura e tragica scomparsa del piccolo Romeo Golia", si legge in una nota pubblicata dalla scuola, "Che questo angelo riposi ora in pace tra le braccia stesse di Dio e che lo Spirito Santo dispensi a chi lo ama la grazia necessaria per attraversare questo immenso dolore. La preside e il personale tutto della scuola sono vicini con cuore sincero alla sua famiglia", conclude ancora la nota della dirigenza scolastica.
Il cordoglio della parrocchia ai Colli Aminei
Anche la chiesa dei Santi Antonio di Padova e Annibale Maria ai Colli Aminei ha ricordato il piccolo Romeo, che qui lo scorso 4 giugno aveva ricevuto la Prima Comunione e dove, presumibilmente, si terranno i funerali. "Appena avremo notizie certe sulla possibilità di celebrare e salutare questo meraviglioso fratellino, vi daremo informazione", ha fatto sapere Padre Rosario, "ora il dono più bello e più importante è il sostegno nella preghiera e nella vicinanza alla sua famiglia", ha aggiunto ancora il sacerdote. Questo invece il testo completo della nota della parrocchia:
Carissimi fedeli,
la nostra Comunità Parrocchiale, come una famiglia, si stringe calorosamente attorno alla famiglia Golia. Questa mattina soltanto abbiamo appreso della nascita al Cielo del piccolo ROMEO, travolto da un auto il 5 agosto sera e poi spirato al Bambin Gesù di Roma il 6 agosto mattina.
Ha ricevuto il dono della Prima Comunione il 4 giugno nella messa vigliare della Pentecoste.
Invochiamo un balsamo di consolazione e di pace soprattutto per il cuore della mamma!
Appena avremo notizie certe sulla possibilità di celebrare e salutare questo meraviglioso fratellino, vi daremo informazione.
Ora il dono più bello e più importante è il sostegno nella preghiera e nella vicinanza alla sua famiglia.
Vi abbraccio tutti personalmente.
Padre Rosario.
Il dolore della Partenope Rugby
Anche la Partenope Rugby ha voluto ricordare il piccolo Romeo, che giocava con la formazione Under-10 della storica formazione rugbistica napoletana. "Raggiungi adesso tuo papà, noi qui non ti dimenticheremo", si legge sui canali social della società, che ha anche pubblicato una foto di quando, durante il lockdown, "eravate costretti a stare chiusi in casa, giocando a distanza con le lettere della vostra amata squadra senza mollare il pallone". Questo il testo completo della lettera dedicata al piccolo Romeo Golia:
Caro Romeo,
La notizia improvvisa del tragico incidente che ingiustamente ti ha portato via da questa vita, mentre stavi trascorrendo spensierato le vacanze al mare con la tua cara Mamma, ci ha letteralmente sconvolti.
Non è giusto, non è giusto andarsene così. Tu, giovanissimo rugbista fino agli U10 del minirugby Partenope e lupetto Scout, tu eri molto responsabile e sapevi cosa fare. Ma non è servito.
Raffaele il tuo primo allenatore, il domatore di caratteri veri e vulcanici come il tuo, ricorda quando volevi il solletico come ricompenso per tornare in campo. Affettuoso come pochi con i compagni.
Questa immagine ti ritrae quando durante il lockdown eravate costretti a stare chiusi in casa, giocando a distanza con le lettere della vostra amata squadra senza mollare il pallone.
Sei un grande Romeo, raggiungi adesso tuo papà, e noi qui non ti dimenticheremo e cercheremo di stare vicini alla tua Mamma.