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Rogo di Città della Scienza, vigilante condannato a 5 anni per il crollo

Il vigilante Paolo Cammarota è stato condannato a 5 anni e 4 mesi per il crollo di Città della Scienza, distrutta da un incendio nel 2013.
A cura di Nico Falco
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Il vigilante Paolo Cammarota è stato condannato a 5 anni e 4 mesi per il crollo di Città della Scienza, distrutta da un incendio nel 2013. L'uomo, che quella notte del marzo di nove anni fa era in servizio nella struttura di Coroglio, Napoli Ovest, era già finito sotto processo per il rogo; era stato condannato dal gup di Napoli il 2 dicembre 2016, nel novembre 2018 era stato assolto dalla Corte di Appello ma successivamente, il 26 novembre 2019, la Cassazione aveva annullato l'assoluzione e disposto un nuovo processo d'appello.

Ora la Corte di Appello di Napoli (V sezione, presidente Rovida, giudici a latere Gaudino e Diani) ha deciso il non doversi procedere nei confronti di Cammarota in merito all'incendio (per intervenuta prescrizione), ma ha rideterminato in 5 anni e 4 mesi di reclusione la condanna che era stata inflitta al vigilante per il reato di crollo e di disastro doloso. Nel processo la Fondazione Idis Città della Scienza si è costituita parte civile, assistita dall'avvocato Giuseppe De Angelis.

L'incendio che distrusse la struttura del quartiere Bagnoli risale alla notte del 4 marzo 2013. In pochissimo tempo le fiamme investirono tutto il fabbricato, che si trasformò in una torcia; quella notte il fumo nero era visibile da chilometri, per arginare il fuoco fu necessario l'intervento di numerose pattuglie dei Vigili del Fuoco. Il sistema antincendio non scattò e le fiamme rasero al suolo quattro capannoni e rasero al suolo un'area di 12mila metri quadrati.

Le indagini puntarono sulla pista dolosa e dai rilievi emerse che il fuoco era stato appiccato in più punti, con sei inneschi. Sulla vicenda non è mai stata fatta piena chiarezza. Tra le ipotesi, anche un coinvolgimento della camorra, in particolare del clan D'Ausilio di Bagnoli, ma non erano emerse risultanze significative in questo senso.

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