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Rocco Novelletti investito in bici da un’auto a Grumo Nevano: le indagini sull’incidente mortale

Il violento incidente stradale sabato 6 aprile a Grumo Nevano, in provincia di Napoli, ripreso in un video. Borrelli (Avs): “Basta morti sulla strada”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stava passeggiando tranquillamente con la sua bici Rocco Novelletti, la mattina di sabato 6 aprile scorso, quando un'auto a forte velocità che arrivava alle sue spalle lo ha centrato in pieno, sbalzandolo dal sellino e facendolo cadere rovinosamente a terra. L'impatto è stato violentissimo. Rocco non ce l'ha fatta ed è morto per le ferite riportate all'età di 56 anni. Proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente. La tragedia è stata ripresa anche in un video di una telecamera di videosorveglianza. Nelle immagini si vede il ciclista camminare a bordo della strada di Grumo Nevano, che da Frattamaggiore conduce a Sant'Arpino, quando, ad un certo punto, viene investito dall'auto che inspiegabilmente lo prende in pieno. Alla guida dell'auto ci sarebbe stato un giovane incensurato.

L'incidente stradale a Grumo Nevano

L'incidente stradale è avvenuto sabato mattina, 6 aprile 2024, poco prima delle ore 7,00. Sulla vicenda è intervenuto il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra), che racconta:

È sabato mattina, sono le 7, e un uomo di 56 anni sta andando a lavorare in bicicletta percorrendo la strada provinciale Frattamaggiore – Grumo Nevano. A un certo punto un’auto sopraggiunge a tutta velocità e, nonostante il ciclista fosse ben visibile, colpisce in pieno l’uomo scaraventandolo in aria. A nulla è valso l’intervento del 118 che ha solo potuto constatare il decesso. La sequenza dell’incidente è stata immortalata con precisione dalle telecamere di un’abitazione. Rocco Novelletti, questo il nome della persona che ha perso la vita, è solo l’ultima vittima di una lunga lista di innocenti morti per mano dei pirati della strada. Come Marcello Mascia, investito sotto casa e lasciato a terra in una pozza di sangue, dal quel giorno è in coma e non si è ancora svegliato. O come Elvira Zibra, tranciata in due da un centauro che impennava sul lungomare Caracciolo.

Borrelli poi aggiunge:

Purtroppo, quella degli incidenti stradali è una situazione che sta completamente sfuggendo di mano. Un problema che da difficile sta diventando drammatico a causa delle nuove norme del codice della strada. A poche ore dall’approvazione nuovo codice assistiamo a due episodi gravissimi tra Napoli e Provincia. È palese che queste norme riducono la possibilità di agire contro i pirati della strada, togliendo ai comuni la possibilità di installare autovelox nelle strade con limiti uguali o inferiori a 50 km/h e dando in mano ai neopatentati dei veri e propri missili.

E conclude:

In questo modo la lista delle vittime innocenti della strada è destinata ad aumentare. Bisogna prevedere pene severe e certe per fermare i pirati della strada e la giustizia deve agire in tempi rapidi. Invece ad oggi, chi ha ucciso Elvira Zibra, a due anni dalla sua morte, è ancora a piede libero. Chi ha investito Marcello, nonostante sia stato individuato, non è stato arrestato. Anche chi ha ucciso Rocco non ha ancora visto il carcere. Questa lentezza contribuisce a diffondere un senso di impunità inaccettabile in una società civile. Troppo spesso si pensa a tutelare i diritti degli aguzzini invece che quelli delle vittime. E’ il momento di invertire la rotta e reagire duramente per fermare questa strage silenziosa.”.

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